Un incarico di alto profilo scientifico e istituzionale che porta la sanità della provincia di Ragusa al centro del panorama medico nazionale e internazionale. Gaetano Cabibbo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, è stato nominato membro del Direttivo nazionale della FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, e […]
MATERIALE PROMOZIONALE SUL “CESTO BAROCCO”
17 Nov 2011 15:38
L’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Muriana in relazione alle polemiche sollevate da esponenti politici e organi di stampa circa la pubblicazione sulla promozione dei prodotti a marchio di qualità, inseriti nel ‘cesto barocco’ precisa.
“Trovo strano e pregiudizialmente campanilistico il giudizio espresso da esponenti politici e ripreso da un giornalista circa le presunte ‘dimenticanze’ nel catalogo del ‘cesto barocco’ ristampato nelle scorse settimane e aggiornato con tutte le schede dei prodotti tipici che hanno un marchio di qualità. Il catalogo ha un corpo fisso dove per scelta redazionale sono indicate le schede dei 12 comuni, la ‘ratio’ del cesto barocco e sono illustrati le caratteristiche del vino Cerasuolo e dell’olio Dop Monti Iblei. Insieme al corpo del catalogo vi è una tasca contenente le schede dei singoli prodotti: dal vino Cerasuolo, alla carota di Ispica, all’olio dop Monti iblei, la cipolla di Giarratana al Ragusano Dop, alle focacce e al pane ibleo. Proprio quest’ultimi due prodotti sono considerati storici e riconosciuti da un apposito elenco regionale. Chi parla dell’esclusione della carota quindi o è in malafede o non ha visto il catalogo ed ha montato una polemica solo per sentito dire o su supposizioni.
Non c’è il cioccolato in questo catalogo perché è un prodotto derivato e all’epoca della formazione del ‘marchio’ Cesto barocco nel 2003 (il disciplinare venne firmato dall’assessore provinciale Salvatore Bocchieri, dai 12 comuni iblei, dalla Camera di Commercio e dalle organizzazioni professionali di categoria) si decise di inserire solo i prodotti espressione del territorio con una certificazione o riconoscimento. Non ci sono infatti gli ortaggi perché ancora non dotati di un marchio. Questa è la pubblicazione che non danneggia alcuno ma in modo scientifico elenca le qualità organolettiche dei singoli prodotti. Un altro conto è la promozione nelle fiere e tutti i prodotti della terra iblea ad Arezzo all’Agro e Tour ci sono stati: dal cioccolato, al vino, al formaggio, ai dolci modicani. Se qualcuno vuole insistere in questa guerra dei campanili si accomodi pure ma è una battaglia di retrovia ed estremamente localistica”.
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