Ognuno di noi avrà sperimentato almeno una volta nella vita il fastidio causato dal dormire accanto ad una persona che russa. Il russamento è causato,almeno per grandi linee, dalla vibrazione delle strutture delle Vie Aeree Superiori (VAS) al passaggio difficoltoso dell’aria. Alla base del fenomeno risiedono diversi fattori schematizzabili in:
1. Anomalie strutturali delle VAS 2. Alterazioni maxillo-facciali 3. Restringimenti delle VAS da cause non strutturali
Spesso il russamento si presenta in condizioni di particolare stress fisico od in particolari periodi dell’anno in relazione a fattori allergici o a sindromi influenzali. Tuttavia esistono dei soggetti che russano a prescindere dalla stagione o dai fattori ambientali. In particolare si tratta di soggetti con biotipo caratteristico. Spesso sono soggetti di sesso maschile, obesi, o comunque in franco sovrappeso, che presentano oltre al russamento anche sintomi accessori che vale la pena di descrivere. L’immagine tipica di questo tipo di paziente ben si compendia nella classica descrizione di Charles Dickens, il quale descrive, nel suo celebre romanzo, il cocchiere come un soggetto obeso che stenta a mantenere la veglia durante i momenti di scarsa attività. Fuori dalla metafora letteraria il paziente obeso, russatore, con sonnolenza diurna individua uno specifico quadro clinico: la sindrome delle apnee ostruttive notturne (OSAS). La corretta definizione del quadro clinico ha subito negli anni un’evoluzione in rapporto al contributo di varie branche della medicina. Infatti poche patologie come l’OSAS costituiscono il paradigma della multi disciplinarietà. Se si esamina infatti la fisiopatologia della sindrome appare immediatamente ovvio come: 1) eventuali anomalie delle VAS necessitano della valutazione otorinolaringoiatriche, 2) la comparsa del disturbo durante il sonno ed anche le conseguenze dirette della sindrome sul SNC richiedano la valutazione neurologica, 3) l’obesità richiede l’intervento dell’internista e dell’endocrinologo, 4) le complicanze cardiologiche richiedono l’intervento del cardiologo. In estrema sintesi il quadro clinico conclamato dell’OSAS è costituito da: 1) russamento 2) presenza di apnee ostruttive durante il sonno 3) sonnolenza diurna 4) obesità 5) anomalie strutturali delle VAS 6) fenomeni neurovegetativi vari In pratica il soggetto con OSAS presenta, durante la notte, russamento intenso e spesso intermittente, episodi di interruzione del respiro, che si possono configurare a seconda della durata in APNEE o IPOPNEE. La conseguenza a breve termine di questi eventi è la sonnolenza diurna, la cefalea mattutina, ed a più lungo termine la comparsa di disturbi cardiocircolatori o addirittura eventi ischemici cerebrali. Da quanto esposto emerge la necessità di diagnosticare il più precocemente possibile la sindrome e mettere in pratica tutti i provvedimenti necessari. In questo senso è oggi possibile con apparecchiature di ridottissime dimensioni, che assicurano un’elevata compliance da parte del paziente, la diagnosi ambulatoriale. In una fase successiva il paziente positivo all’esame viene inviato a valutazione ORL. Successivamente si procede, tramite ricovero in Night-Hospital, alla titolazione della CPAP (maschera a pressione positiva d’aria) che elimina meccanicamente il blocco al passaggio dell’aria. Nell’eventualità di ostruzioni strutturali al passaggio dell’aria, per le quali è richiesta una pressione di aria insopportabile, il paziente viene evidentemente indirizzato all’ otorino per i provvedimenti chirurgici del caso. Indispensabile è comunque obbligare il paziente ad un trattamento dietetico per la riduzione del peso. Tutto quanto finora espresso è eseguibile presso la nostra Azienda ed è frutto della collaborazione fra U.O. di Neurologia ed U.O. di Otorino. Infatti è operativo un protocollo che prevede la collaborazione stretta fra le due UU.OO. che in questo modo offrono all’utenza un servizio completo e di elevato livello.Dr. Emanuele Caggia
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