Un intervento straordinario, che segna una svolta nel campo della donazione di organi in Sicilia e rappresenta un traguardo significativo per la medicina trapiantologica italiana. All’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo è stato eseguito con successo un delicato prelievo di fegato da un paziente ultranovantenne, un evento eccezionale per l’età del donatore, che […]
Marina di Ragusa: località turistica o terra di nessuno? Residenti esasperati a via Vietri
25 Giu 2025 10:36
Notti sempre più lunghe e insonni per i residenti di via Vietri, nel cuore della località balneare ragusana. Da settimane, un gruppo sempre più numeroso di adolescenti si dà appuntamento ogni sabato notte, trasformando la zona in un punto di bivacco e rumore, con schiamazzi, bestemmie urlate, musica ad alto volume e il rombo dei motorini a fare da colonna sonora fino alle 4 del mattino. La segnalazione ci è arrivata da un residente esasperato dagli schiamazzi notturni.
I residenti parlano di una situazione divenuta intollerabile, tra il disturbo della quiete pubblica, i rifiuti abbandonati — bottiglie di birra, cartoni di pizza, e perfino auto usate come sedili — e l’assenza di controlli. “Impossibile prendere sonno”, racconta chi vive nella zona, “e nessuno interviene per fermare questo degrado”.
L’appello: «Serve prevenzione, non solo repressione»
Dietro la denuncia, c’è un appello sincero a rivedere le politiche sulla movida. “Troppo spesso si è giustificato questo fenomeno nel nome di presunti vantaggi economici, ma a quale prezzo?”, si chiedono i cittadini. “I costi sociali, l’invivibilità, l’assenza di servizi adeguati a gestire il flusso notturno giovanile sono realtà ben più concrete dei benefici tanto sbandierati”.
“Crediamo nella gioventù ragusana — scrive un cittadino — ma non possiamo restare in silenzio di fronte al dilagare di questi comportamenti. Non si tratta solo di reprimere, ma di educare, prevenire, ascoltare e vigilare. Le forze dell’ordine non possono essere lasciate sole, serve un’azione corale”.
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