Maria Sigona, modicana, è stata nominata direttrice amministrativa dell’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Enna. La nomina è stata conferita dal direttore generale dell’Asp, Mario Zappia, che ha sottolineato l’importanza di garantire continuità nella gestione amministrativa e strategica dell’ente. Sigona subentra ad Alessandro Mazzara, il quale ha recentemente assunto il ruolo di direttore generale dell’Azienda ospedaliera […]
MAGGIORE ATTENZIONE AI PROBLEMI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
28 Set 2010 20:28
“La nascita del nuovo governo regionale deve rappresentare l’occasione per riproporre, con forza, una maggiore attenzione per la provincia di Ragusa che risulta essere, dal punto di vista delle dotazioni infrastrutturali, il fanalino di coda dell’intera nazione. In questa situazione gravemente deficitaria di infrastrutture, inoltre, il trasporto ferroviario è quello che appare maggiormente penalizzato.
L’ultimo rapporto di monitoraggio dell’Accordo di Programma Quadro per il trasporto ferroviario, che porta la data del 31.12.2009, non prevede alcun intervento per la provincia di Ragusa. Gli interventi previsti nell’APQ sulle infrastrutture ferroviarie, sottoscritto da Governo e Regione Siciliana, riguardano le tre città metropolitane – Palermo, Messina e Catania – con l’aggiunta di Siracusa e Agrigento.
Dato che Enna e Caltanissetta sono tappe interne a questo triangolo e che Trapani è già ben servita, rimane esclusa solo Ragusa, il territorio più dinamico e produttivo dell’isola. Si crea in questo modo una sorta di “sud nel sud”. Si potenzia il sistema che collega le aree metropolitane e si abbandona al proprio destino l’estremo lembo della Sicilia che, ironia della sorte, è la parte economia più vitale dell’intera Sicilia.
Le speranze di crescita del porto di Pozzallo, senza una bretella ferroviaria di collegamento, rimarrebbero tarpate. Lo stesso scenario si può riproporre per l’aeroporto di Comiso o l’autoporto di Vittoria, due infrastrutture che resterebbero incomplete senza la sinergia con il trasporto su rotaie per passeggeri e merci. Il problema annoso dei pendolari, infine, non può essere lasciato ad incancrenire senza nemmeno provare a trovare una soluzione.
L’esclusione della provincia di Ragusa è figlia certamente di scelte politiche sbagliate, ma anche dell’incapacità del territorio di fare sintesi, di creare sinergie fra istituzioni e mondo produttivo, per rivendicare con forza quanto gli è dovuto.
Per questo auspico che l’intera deputazione regionale del territorio prenda coscienza della nuova situazione che si è creata nel governo regionale e si muova, celermente e congiuntamente, per far valere i diritti della provincia di Ragusa”. (g.p.)
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