È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Libera Sicilia riaccende i riflettori sulla scomparsa misteriosa di Daouda. C’è anche una toccante lettera di studenti vittoriesi
01 Nov 2022 18:29
Questo mese di novembre riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta dagli studenti della IV C dell’Istituto “Marconi” di Vittoria.
“Caro Daouda, siamo 17 studenti della IV C dell’Istituto Superiore “Marconi” di Vittoria (RG) indirizzo Alberghiero. Durante le ore di insegnamento di religione a scuola abbiamo affrontato il tema delle migrazioni e delle esperienze traumatiche che voi migranti vivete sin da quando lasciate il vostro Paese, nonché della piaga del caporalato. Come non restare scioccati dalla violenza che subite nell’inferno dei centri di detenzione libica e, infine, quando arrivate, in quella che poteva essere la vostra “terra promessa”. Questa spesso si trasforma per voi migranti in terra di schiavitù, impiegati a lavorare in nero, sfruttati da caporali senza scrupoli ed esclusi socialmente.
Noi ci stiamo formando perché un giorno vorremmo lavorare nel campo dell’accoglienza turistica/ristorazione, non di rado, anche noi veniamo sfruttati prima di essere poi riconosciuti nelle nostre competenze. La tua lotta per la giustizia, l’eguaglianza, la legalità, il riconoscimento dei diritti, la libertà è anche la nostra lotta. A scuola ci insegnano a maneggiare tanti ingredienti per realizzare dei piatti gourmet ma tu ci hai insegnato che è importante, per un Paese realmente democratico trattare altri “ingredienti” per gustare la bellezza del vivere insieme, in pace. Vogliamo essere uomini e donne amanti della verità, pronti a denunciare l’ipocrisia e l’ingiustizia.
Pensando a te, caro Daouda, ci è venuta in mente una canzone di Max Gazzè dal titolo “Il dio delle piccole cose”. Nella strofa finale così recita:
“Il Dio delle piccole cose aspetta la fine del cammino
Con un sacco sgualcito dal tempo ed un piccolo inchino
Chissà se ci ridà indietro le vite che abbiamo in sospeso
Io credo sia questo l'inferno e il paradiso”
Noi stiamo aspettando che si realizzi una civiltà degli uomini dove il rispetto, l’accoglienza e la giustizia siano sempre più i valori fondamentali. Non sappiamo se tu tornerai tra noi ma in questo “tempo sospeso” non vogliamo abbassare i riflettori sulla tua storia, sperando e realizzando un mondo migliore, fiduciosi nell’esistenza del dio delle piccole cose che trasforma il nostro quotidiano e le nostre vite in capolavori.
La nostra volontà di impegno oggi si traduce anche in un appello a chi sa qualcosa sulla tua vicenda affinché ci aiuti a fare verità, perché la verità è un diritto per ogni persona, anche per te, caro Daouda.”
VITTORIA, 2 NOVEMBRE 2022
Gli studenti della IV C
Istituto Marconi – Vittoria (RG)
© Riproduzione riservata