L’HANDBAL CRAZY REUSIA IN CAMPO DOPO UN MESE DI PAUSA

Si ritorna in campo. Dopo più di un mese di pausa (l’ultima gara era stata disputata a Ragusa il 15 dicembre scorso). Con l’obiettivo di recuperare il terreno perduto dopo la penalizzazione con cui l’Handball Crazy Reùsia ha dovuto fare i conti. Ma il tema principale dell’agenda, in vista della gara di domani, con inizio alle 18,30, sul parquet della Nova Audax Caltanissetta, è di segno completamente differente per il sette allenato da Piero Gennaro. Il quale avrà il suo bel da fare nel cercare di fare ripartire l’intera squadra con il piede giusto.

“Riproporsi con il ritmo adeguato – afferma l’allenatore – non è facile dopo un mese senza partite ufficiali. Ma è un problema comune. Noi speriamo di ritrovare da subito la grinta necessaria per portare a casa punti importanti per la classifica”. Punti di cui c’è grande penuria. I ragusani ne hanno uno in meno dei nisseni avendo dovuto scontare la penalizzazione. Sulla carta, però, il team del presidente Riccardo Tasca sa che si tratta di una partita che potrà essere giocata a viso aperto, senza alcun tipo di sudditanza psicologica. “Dobbiamo solo dimostrare – chiarisce il vertice del sodalizio ibleo – di saperci muovere in campo così come abbiamo dimostrato di saper fare in altre occasioni. La classifica è cortissima e una vittoria in trasferta può fare la differenza. Noi abbiamo lavorato con grande intensità anche durante il periodo delle vacanze natalizie perché sapevamo che non potevamo permetterci alcuna distrazione.

La penalizzazione è stata una bella botta, che abbiamo ritenuto ingiusta ma che abbiamo accettato. Siamo rispettosi delle regole. Adesso cercheremo di rispondere sul campo con una serie di risultati che potrebbero rilanciarci per come meritiamo”. Finora l’Handball Crazy Reùsia ha giocato quattro partite, vincendone due e perdendone altrettante. Sessantaquattro le reti realizzate, sessantasei quelle subite. La difesa, dunque, risulta da registrare mentre l’attacco è sulla carta il peggiore anche se non bisogna dimenticare che è l’esito delle limitazioni imposte dalla penalizzazione. 

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