È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LETTERA DI GIOVANNI IACONO A RAGUSA OGGI
16 Ott 2012 11:04
Premetto che ho sempre avuto una visione non confessionale del mio impegno e mi dispiace dovere dissertare su cattolici e non cattolici perchè il cammino di fede deve dare l’ispirazione ma l’azione concreta deve essere finalizzata a chiunque, in modo laico e non confessionale e questo d’altronde dicono tutti i documenti, le encicliche e le esortazioni della Chiesa Cattolica. Da sempre !
Sento però il bisogno di fare qualche riflessione a voce “alta”.
Ho condiviso, in questi giorni, un documento del Movimento Politico per l’Unità che da sempre, come espressione del Movimento dei Focolarini, accomuna cittadini, politici, amministratori, studiosi che appartengono a tutte le aree istituzionali, “accomunati dal desiderio di riscoprire e coniugare in politica il principio di fraternità” nell’ottica del bene comune. Nel documento si legge :”La sicilia rimane nella rete di vecchie e quasi ineludibili logiche che le impediscono lo sviluppo….. i nuovi governanti, innanzitutto, dovranno essere il segno di discontinuità con il passato. Questo vuol dire che chi è stato in qualche modo complice o connivente con la precedente legislatura deve, umilmente e responsabilmente, farsi da parte. Essere governanti non è un mestiere, più o meno remunerato (da noi più che altrove, in verità) ma una vocazione. Senza questa scelta coraggiosa ma inevitabile, saremo condannati ad avere la stessa classe dirigente, diversa solo perchè riciclata. Crediamo che bisogna avere il coraggio di puntare su esponenti nuovi, con una storia politica onesta e coerente, liberi e non collusi con le vecchie logiche di partiti e alleanze strumentali………..”. Il documento va oltre ed elenca con puntualità chi sono le forze in campo comininciando da :”i partiti di governo (PD, UDC, PDL) hanno avuto, in tempi diversi continuità con la giunta Lombardo, fino ad appoggiarla con i propri voti.”.
Un documento onesto e veritiero dove si invita, ancora una volta, i candidati ad accettare e sottoscrivere un patto eletto-elettori come reciproco impegno ed atto di trasparenza per dissipare ogni forma di ambiguità specialmente sul terreno dell’etica.
Patto che da sempre ho accettato e condiviso. Questa iniziativa è rivolta a tutti e può fare impegnare tutti e per questo la ritengo lodevole !
Meno lodevole ritengo invece ciò che sta accadendo in questi mesi per le elezioni regionali ed inizio prendendo a spunto l’esortazione pastorale del Vescovo di Ragusa : “educarsi alla verità” e penso che non possiamo stare zitti di fronte all’ennessimo tentativo maldestro di qualche cattolico che da sempre siede nei “primi posti delle sinagoghe” che “esorta tutti i cattolici in modo trasversale ed unanime ” a votare un candidato…..”. E’ sotto gli occhi di tutti cosa sta avvenendo in questi mesi. Si sta veicolando in tutti i modi possibili un messaggio in molte parti esplicito anche nella stampa diocesana teso a trasmettere che l’adesione all’invito dei Vescovi e del Santo Padre all’impegno dei cattolici in politica si possa tradurre empiricamente solo attraverso quel candidato prescelto.
Non entro assolutamente nel merito della persona che sarà sicuramente stimabile anche se non la conosco ma sul metodo, ancora una volta scelto.
Ho molti amici ex allievi Salesiani, delle cellule di evangelizzazione parrocchiale , dei focolarini, degli scout, dell’azione cattolica, della gioventù Francescana, di tanti atri gruppi con i quali ho condiviso esperienze e fraternità. Alcuni speciali li ho persi strada, qualcuno perchè Dio lo ha portato con sè altri andati via lungo il sentiero faticoso della vita, altri li ho incontrati e trovati e sono perle preziose. Alcuni amici cattolici con i quali ho fatto un buon pezzo di “strada” nell’impegno di fede mi hanno detto con bonaria ironia :”Giovanni ma tu cosa sei musulmano ? non sei battezzato ? sei divorziato ? ” e mi riferiscono di essere stati contattati ricevendo messaggi di questo tenore :” il Vescovo consiglia di votare per ….”.
Io amo la Chiesa e in questi anni di forte mio impegno in politica NON HO MAI tentato di coinvolgere la Chiesa o di strumentalizzare con la mia presenza avvenimenti e momenti di preghiera e di religiosità. Mi sono astenuto anche dall’essere presente in momenti di riti collettivi, di preghiera a me molto cari per evitare qualsiasi, possibile, motivo di confusione tra ruoli, comportamenti e identificazione. Per evitare che qualsiasi mio comportamento potesse essere equivocato e fare male alla Chiesa in quanto “comunità di Dio”.
Il mio impegno in politica nasce, si sostiene e si ispira alla dottrina sociale della Chiesa ma non mi sono mai permesso di coinvolgere le istituzioni ecclesiali sulle mie scelte. Non sono abituato a sedere nei “primi posti delle sinagoghe” ma negli ultimi posti. E’ forse questo il mio peccato ? dovrei farmi “vedere” di più e non stare in disparte ? ma da chi da Dio o dagli uomini ? So che per “costruire la casa sulla roccia” bisogna ascoltare le parole e metterle in pratica e che la vera carità non emette suoni ma aiuta a camminare !
Per scelta ! in questi travagliati anni in cui non ho fatto politica sempre all’opposizione non ho ostentato sedendo “nei primi posti” e ancora meno potevo farlo quando ho scelto questo impegno temporaneo in politica, ho un approccio diverso, opposto, rispetto a coloro che pensano che il fine giustifica qualsiasi mezzo perchè ho scelto di essere “mezzo”.
“L’impegno dei cattolici” in politica nell’esercizio del potere in questa provincia lo abbiamo già sperimentato e debbo purtroppo dire con grandissima amarezza che non è stato testimoniante ma di contro-testimonianza e lo scrivente ha contrastato, da cattolico impegnato e senza fanfare, le clientele, le lottizzazioni e la cattiva politica che dava ai “clienti” e toglieva agli indigenti, ai disabili, agli ultimi . La politica di coloro che con grande enfasi ci erano stati presentati ad ogni elezione come “espressione del mondo cattolico”.
Chi crede sa che un giorno qualcuno giudicherà chi ha testimoniato la verità e chi non si è ancora educato alla verità !
E sempre in tema di verità informo che ho avuto modo di parlare con sua Eccellenza il Vescovo Mons. Paolo Urso su questi “suggerimenti” che si ripetono ad ogni elezione. Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Urso si è dimostrato ancora una volta pastore equilibrato e saggio e mi ha anche autorizzato a dire che “la Chiesa locale non sostiene nessuno in particolare e non da alcuna indicazione di tipo personale.”
La verità è strettamente connessa alla libertà. Non può esserci libertà senza verità e la libertà si realizza nella verità. E’ la verità che ci fa liberi. Giovanni Paolo II in “memoria e identità” spiega come la verità porta alla libertà e la libertà all’amore.
Spero ed auspico che la riflessione di questo anno pastorale su “educhiamoci alla verità” possa definitivamente far tramontare questo modo, non libero e non vero, di mettere praticamente “fuori dalla comunità” chiunque si pone in antitesi ai compromessi, resiste quotidianamente a tutte le tentazioni e vive la propria espressione e il proprio cammino di fede, con coerenza ed onestà, senza ostentazione e in prima linea nel servizio in politica, forma alta di carità, per contribuire ad affermare il primato degli ultimi, il perseguimento della giustizia sociale, la promozione della persona umana.
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