È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LETTERA DI G.P. SARDO PRESIDENTE MIS
16 Ott 2012 05:23
l MIS, Movimento Indipendente Siciliano, apprende via web, l’articolo da voi pubblicato il 13/10/2012
“Diritto di replica dell’ex segretario del MIS. FEROCE ACCUSE DAL MOVIMENTO A SALVATORE DI STEFANO”
Premettendo che col termine feroce si intende “molto aggressivo” il MIS non ritiene che sull’articolo LA SICILIA- Edizione Ragusa del 10/10/2012 ci siano atteggiamenti discorsivi che possano fare intendere ciò.
Ma la cosa più bizzarra è che si possa esprimere da parte Vostra un punto di vista, “ma questo è solo il mio punto di vista”, così come compare sul Vostro articolo, poichè Voi stessi nell’introduzione esprimete la volontà di sentire entrambe le versioni.
Un punto di vista si esprime dopo aver valutato in maniera oggettiva e obbiettiva le diverse esposizioni. Cosa che fino alla comparsa dell’articolo, non risulta che nessuno della vostra redazione abbia preso contatti con nessun componente del MIS.
Precisiamo che tutte le valutazioni fatte dalla Vostra redazione riguardo tale articolo, dall’introduzione personale (che è quella che ci rende amareggiati e irritati) alle dichiarazioni, riportate in maniera virgolettate, del Di Stefano, che chiaramente può esprimersi con argomentazioni vere o false per un diritto di difesa, non risultano a verità.
Facciamo osservare, nel caso in cui fosse sfuggito, che l’articolo de “LA SICILIA” – Edizione Ragusa del 11/10/2012, il Di Stefano ha ampio spazio di replica sulla stessa testata giornalistica. (Prima inesattezza)
Quindi per ovvi motivi, a nostro parere e non solo, il Vostro articolo non è un diritto di replica concesso all’ex segretario, ma appare quasi come valore aggiuntivo alle sue dichiarazioni.
Il parere espresso dal Vostro giornalista, di seguito riportato – “non reputo sia giusto apprendere dai giornali che una persona venga espulsa a sua insaputa senza essere in primis interpellata” – non risulta a verità, poichè in data 09/10/2012 viene inviata comunicazione dell’espulsione del segretario dal movimento, tramite raccomandata A/R che lo stessa rifiuta, ma che successivamente ritirerà.
L’ex segretario dichiara di aver ricevuto la carica di segretario del movimento, in maniera del tutto informale, non risulta a verità, poichè lo stesso afferma scrivendo sulla propria bacheca di fb l’08/10/2012 di essere ” firmatario socio fondatore”, convalidata dalla sua presentazione come segretario del movimento alla platea presente il 29/09/2012, presso la sala Avis di Vittoria e testimoniata anche dalla presenza di una Vostra giornalista.
Dimissioni per motivi personali??
Sempre sulla sua bacheca di Fb di lunedì 08/10/2012 dichiara che “ho capito che se non c’è democrazia è impossibile fare politica”aggiungendo che “ho un carattere difficile e un linguaggio colorito”.
Infine sconosce l’esistenza di documenti trattenuti: ad oggi risultano adesioni e documenti appartenenti al movimento, non ancora consegnati, ma da lui stesso protocollati, pur avendolo sollecitato più volte anche tramite raccomandata.
Affinchè non venga screditata l’immagine del movimento a causa dei vostri commenti personali (sicuramente non voluti, ma così appaiono ai lettori), che avvallano in maniera palese notizie false e tendenziose, riteniamo opportuno che la Vostra redazione debba tempestivamente scusarsi in maniera ufficiale, usando gli stessi mezzi d’informazione impiegati per l’articolo in questione.
Sicuri della Vostra professionalità, che ad oggi ha sempre reso un servizio di informazione pubblica, in maniera trasparente ed eccellente, anticipatamente ringraziamo.
In attesa di un Vostro cordiale riscontro, Vi porgiamo distinti saluti.
Il Presidente
Gianpaolo Sardo
© Riproduzione riservata