L’ennesimo pasticcio alla Provincia di Ragusa e la maledizione chiamata “commissariamento”

Ci risiamo. Come un disco rotto che ripete sempre lo stesso ritornello, il Libero Consorzio Comunale di Ragusa – la fu Provincia – torna a far parlare di sé non per opere, sviluppo o visione strategica, ma per l’ennesima, imbarazzante gestione dei fondi pubblici. Il fatto: era stata convocata in fretta e furia un’assemblea dei sindaci per approvare variazioni di bilancio superiori ai 13 milioni di euro, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale previste per il 27 Aprile. Un tempismo quantomeno sospetto, che sa di manovra d’apparato e lascia intravedere il solito retrogusto amaro: la gestione disinvolta, se non spregiudicata, della cosa pubblica proprio quando il gioco politico si fa più acceso.

Siamo alla vigilia del voto, e improvvisamente serve variare milioni di euro? In un ente commissariato da anni senza alcuna urgenza o improrogabilità certificata? Si era forse scambiato il bilancio dell’ente per un salvadanaio per singoli settori da rompere in prossimità del rinnovo delle cariche? Un comportamento che, se portato a termine, avrebbe rappresentato un pericoloso precedente, uno di quelli che gettano ombre lunghe su ogni atto pubblico e alimentano un clima già gravemente compromesso dalla sfiducia dei cittadini verso le istituzioni.Non si tratta solo di cattiva amministrazione, ma di un segnale culturale devastante: chi governa senza mandato pensa di poter agire senza limiti. E la scelta di bloccare tutto, arrivata dopo un’ondata di critiche sa tanto di marcia indietro strategica per evitare una figuraccia istituzionale. Sobrio ma determinato, il consigliere comunale Gaetano Mauro, che ha acceso i riflettori su questa vicenda e costretto l’ente a fare marcia indietro: “Una vittoria del buon senso, della legalità e della responsabilità istituzionale”. Ma non possiamo accontentarci di vittorie episodiche. Vogliamo, pretendiamo, una gestione pubblica che non debba essere continuamente sorvegliata dai cittadini per evitare il peggio.

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