LEGGE SU IBLA, DIPASQUALE RISPONDE ALL’APPELLO DI PICCITTO
26 Dic 2013 11:49
“Da un amministratore che ha concordato, con il suo capogruppo grillino all’Ars, il taglio di parte dei fondi della legge su Ibla, l’ultima cosa che ci aspettiamo è un appello al rifinanziamento della legge speciale 61/81. Ci vuole faccia a chiederlo proprio a chi ha sempre difeso a spada tratta il rifinanziamento. Di certo non avevamo bisogno del suo appello per sapere che occorre lavorare al rifinanziamento della norma anche se, dopo quanto avvenuto, siamo fortemente preoccupati”. L’on. Nello Dipasquale, deputato regionale de Il Megafono, risponde al sindaco di Ragusa, Federico Piccitto che ha lanciato un appello alla deputazione iblea per legge speciale. “Certo c’è da ridere nel pensare che chi oggi lancia l’appello ai deputati iblei è la stessa persona che guida un’Amministrazione che ha usato illegittimamente, e me ne assumo tutta la responsabilità di quel che dico, parte dei fondi della legge su Ibla senza che ancora fosse approvato il piano di spesa – prosegue Dipasquale – Ed è la stessa persona che ha fatto cadere il principio della riserva restituendo indietro 500 mila euro che erano stati destinati al recupero dei nostri centri storici dopo una non facile battaglia all’Ars agli inizi di quest’anno. Dopo aver seriamente creato dei pericolosi precedenti, Piccitto adesso chiede aiuto alla deputazione iblea. Perché non ha chiesto alla deputazione iblea cosa ne pensasse del taglio che stava concordando con il suo capogruppo Cancellieri, deputato di un’altra provincia? Oggi sono fortemente preoccupato per le azioni amministrative di cui si è reso politicamente responsabile questo sindaco e che mettono a rischio il rifinanziamento della legge speciale. Piuttosto che lanciare appelli a chi ha già dimostrato di lavorare per la legge su Ibla, andando fino a Palermo a protestare quando era sindaco e ottenendo da deputato un milione in più rispetto al passato, il sindaco Piccitto cerchi di recuperare ai guai che ha combinato assieme al suo partito e piuttosto coinvolga il suo capogruppo e i 16 deputati del Movimento 5 Stelle. Che si diano da fare, e bene, facendo una battaglia vera. Noi deputati iblei stiamo già lavorando alla questione, non aspettavamo di certo l’appello di Piccitto, tra l’altro in ritardo anche quello”.