È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LEGAMBIENTE CHIEDE AL PRESIDENTE ROSARIO CROCETTA LA REVOCA DI TUTTE LE AUTORIZZAZIONI SUL MUOS
04 Dic 2012 07:43
Il MUOS è un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi. Il programma è gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ed è ancora nella sua fase di sviluppo.
Il sistema comporta la creazione di un campo elettromagnetico enorme, perciò – come ricordano gli studi di Massimo Zucchetti (professore ordinario di impianti nucleari, cattedra di “Protezione dalle Radiazioni”, Politecnico di Torino) e Massimo Coraddu (consulente esterno, dipartimento di energetica, Politecnico di Torino) – “per un principio di salvaguardia della salute della popolazione e dell’ambiente, non dovrebbe essere permessa alcuna installazione di ulteriori sorgenti di campi elettromagnetici presso la stazione NRTF di Niscemi, e anzi occorre approfondire lo studio delle emissioni già esistenti e pianificarne una rapida riduzione, secondo la procedura di “riduzione a conformità” prevista dalla legislazione italiana in vigore. Alle emissioni del sistema MUOS sono associati rischi di gravi incidenti e di danni per la salute della popolazione e per l’ambiente, che andrebbero attentamente valutati, e che ne impediscono la realizzazione alla distanza di appena qualche Km da aree densamente abitate, come quella della cittadina di Niscemi”.
In considerazione del principio di precauzione chiediamo al governo di sospendere immediatamente la prosecuzione del progetto, in attesa che vegano valutati tutte le conseguenze sulla salute, e di garantire la massima trasparenza nel fornire le informazioni alla popolazione.
In Sicilia, dalle notizie che trapelano, sembra che le piattaforme siano pronte per ospitare le grandi antenne ed è atteso a momenti il passaggio di un convoglio in Contrada Ulmo che porterà all’interno del cantiere una gru idonea a sollevare le parabole.
Legambiente ritiene che della vicenda MUOS debba occuparsi l’Assemblea Regionale Siciliana in apposita seduta, affinché sia la massima istituzione siciliana ad esprimersi sul futuro dei suoi cittadini dato che la costruzione della stazione satellitare riguarda il futuro dell’intero territorio siciliano.
A luglio scorso, prima della sua vittoria, Rosario Crocetta disse: ‘La Regione ha dato delle autorizzazioni. Io sono convinto che il prossimo presidente le debba revocare senza mezzi termini. Questa è la mia posizione’. Ora che è stato eletto, è nelle condizioni di mettere in essere il suo pensiero.
Il sito MUOS ricade all’interno di una delle riserve naturali più importanti dell’isola – e sembrava che i vincoli di riserva naturale orientata, SIC e ZPS potessero bloccare l’installazione. Ma il silenzio istituzionale che è calato sul progetto è servito per far andare avanti i lavori senza alcun intralcio.
Già all’inizio del 2009 Legambiente, insieme a comitati di base e al Movimento No MUOS, aveva chiesto alla Regione Sicilia la revoca di tutti gli atti inerenti l’installazione di Niscemi. L’allora Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, dopo una prima presa di posizione contro il MUOS, fece marcia indietro prendendo tempo, ma di fatto consentendo l’avanzamento dell’iter amministrativo.
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