Le intercettazioni, la dirigente: “Razza dice che i morti sono troppi, non diamoli tutti”

“Ma sono veri?”. “Sì, solo che sono di 3 giorni fa”. “E spalmiamoli un poco…”. E’ una delle intercettazioni registrate dagli inquirenti tra l’assessore alla Salute della Sicilia Ruggero Razza e la sua dirigente Maria Letizia Di Liberti. I due discutono dle numero di decessi per il Covid. L’intercettazioni fa parte dell’inchiesta che ha portato all’arresto della dirigente e all’avviso di garanzia per Razza e riportati dall’AdnKronos.

Sono acusati di falso ideologico e materiale. Ecco come prosegue l’intercettazione. La dirigente Di Liberti dice a Razza: “Ah, ok allora oggi gliene do 1 e gli altri li spalmo in questi giorni, va bene, ok. Mentre quelli del San Marco, i 6 sono veri e pure gli altri 5 sono tutti di ieri… quelli di Ragusa, Ragusa 5! E questi 6 al San Marco sono di ieri.. perché ieri il San Marco ne aveva avuti ieri altri 5 del giorno prima, in pratica. Va bene? Ok”. “Ok”.

“Ciao, ci metto questi io”. “Ho parlato con Ruggero. Gli ho mandato i dati. E Ruggero dice che sono troppi, c’è il problema della domenica e di non darli tutti!”. “Va bene”. “Di spostarli a domani un poco.. ma te lo devo dire però, perché altrimenti…”. “Va bene gioia mia, certo!”. A parlare, senza sapere di essere intercettati, sono la dirigente della Sanità della Sicilia Maria Letizia Di Liberti e il commissario per l’emergenza Covid Renato Costa.

La dirigente fa riferimento al numero di morti emersi quel giorno, ma dice a Costa di avere parlato con l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, che indagato, che le avrebbe detto di spalmare i morti in diversi giorni. “Quindi li abbasso a 285!”, dice la dirigente. E Costa replica: “285, va bene!”. “E domaniiii… o 295… comunque là siamo… e domani…”. “Va bene..”. “Li aggiungiamo, li spostiamo a domani”.

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