È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LE FATE
16 Mag 2013 16:20
In una rubrica intitolata al “pensare di traverso” conviene ogni tanto parlare in positivo di qualcosa o di qualcuno che fa del sano e costruttivo pensiero critico.
“Le fate” è una giovane associazione ragusana che ha fatto la scommessa di sperimentare un’attività culturale a 360 gradi nel panorama un poco asfittico di Ragusa.
Intanto – e direi soprattutto – si propone attraverso le pagine di una bellissima rivista di cultura, Le fate appunto, il cui guru è Carlo Muratori – artista piuttosto assiduo dalle nostre parti. Il coordinamento editoriale è in mano a Donatella Ventura, che appartiene al drappello di docenti che non riesce a farsi bastare l’insegnamento per soddisfare pienamente il suo bisogno di trasmettere cultura. L’impostazione grafica e l’impaginazione è il risultato del buon gusto e della gioia di vivere di Alina Catrinoiu, una fata venuta da lontano (come tradisce il nome) a portarci begli incantesimi e belle emozioni.
Alina – collaborata da Elisa Romano, che cura le vicende commerciali di tutto quanto – è anche la promotrice di una intensa attività di promozione, svolta nella sede del gruppo, Le fate Cafè, un caffè letterario dove si propongono concerti, presentazioni di libri, mostre, seminari.
Molti sono i nomi dei collaboratori stabili della rivista e – dunque – del Caffè: fra i tanti Giuseppe Giglio, critico letterario dell’area etnea; Ornella Fazzina, docente di storia dell’arte all’Accademia delle Arti di Catania. Ma molti altri scrivono nelle pagine di un quaderno ricco di suggestioni, di belle immagini, che spazia dalla musica alla letteratura, dal costume alla storia, senza trascurare anche il mondo dell’impresa.
Ragusa è una città in debito d’ossigeno culturale: poche iniziative, poca attività di promozione, meno ancora di elaborazione creativa. Già in altre occasioni abbiamo sottolineato il divario crescente con Modica, che ferve e macina proposte. Da un po’ sembra scorgersi una inversione di tendenza: “A tutto volume”, che l’anno scorso ha fatto registrare un boom di consensi; una rinnovata verve della rassegna “Melodica”, curata dalla pianista ragusana Laura Nocchiero; ultima arrivata, ma piena di belle promesse, questa associazione di fate, che ci fa sperare.Auguri.
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