LE ALGHE DI PUNTA DI MOLA, ECCO COME STANNO LE COSE.

“Per capire l’improvvisazione che anima la Giunta Piccitto, basta chiarire, con attenzione, che cosa è accaduto con riferimento alla vicenda della spiaggia di Punta di Mola, dove, ancora oggi, le alghe non hanno esaurito lo stato di putrefazione, rendendo irrespirabile l’aria della zona e impraticabile il sito balneare”.

Ad affermarlo il Consigliere Comunale di Territorio, Angelo Laporta, che, stavolta, documenti alla mano, indica i termini di un carteggio tra l’Amministrazione Comunale e la Ditta Busso che gestisce il servizio di igiene ambientale.

“L’11 giugno” – riferisce il Consigliere Laporta – “il Comune invia una prima nota in cui invita l’Impresa Ecologica, tra gli altri adempimenti, a rimuovere i rifiuti e, soprattutto le alghe, dal litorale, nella zona di cui stiamo parlando, vale a dire Punta di Mola. Due giorni dopo, il 13 dello stesso mese quindi, la ditta comunica la propria disponibilità a rimuovere le alghe dalla spiaggia ma, prima di procedere, viene chiesto al Comune quale la piattaforma autorizzata in cui potere conferire i vegetali. Il 17 giugno, il Comune, senza dare alcuna risposta rispetto al quesito posto dalla ditta, diffida la stessa invitandola a procedere nel giro di 24 ore, intimando di rimuovere qualsiasi tipo di rifiuto mischiato alle alghe, pena l’applicazione di una penale sanzionatoria. Nella stessa giornata, la Ditta ribadisce la propria disponibilità ad effettuare il servizio salvo ottenere informazioni dallo stesso Ente locale su quale sia la piattaforma autorizzata per il conferimento delle alghe, ripetendo, in pratica, quanto già era stato chiesto il 13 giugno. Volete sapere qual è stata la risposta a questa richiesta? Il Comune, con nota del 18 giugno, specifica che è necessario togliere le varie tipologie di rifiuti che si trovano sulla spiaggia di Punta di Mola, escluso le alghe. Cioè, dopo tutto questo batti e ribatti il Comune decide che le alghe devono rimanere al loro posto evidentemente perché non c’è idea alcuna su quale deve essere la piattaforma per il conferimento. Devo aggiungere altro? O si comprende già il grado di approssimazione che muove ogni azione di questa Giunta?”

“Su questa vicenda” – continua Laporta – “non appena appresi i suddetti particolari, ritengo che l’Amministrazione Comunale abbia grossissime responsabilità. E i villeggianti possono aspettare all’infinito che le alghe siano rimosse. Perché questo, è evidente anche dai documenti ufficiali che abbiamo visionato, non accadrà mai, almeno nel corso di questa estate. Restiamo sbigottiti per il grado di disattenzione che gli amministratori di palazzo dell’Aquila continuano a manifestare in qualsiasi situazione. La città è in ginocchio. E loro sembrano non accorgersene. O meglio, sembrano non avere le capacità per intervenire. Purtroppo, avevo anticipato che questa estate a Marina di Ragusa sarebbe stata ricordata in negativo. Spero, naturalmente, di sbagliarmi. Ma l’inizio non è affatto promettente”.  

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