L’Asp di Ragusa ottiene l’iscrizione all’Albo nazionale degli enti di servizio civile universale

È ufficialmente arrivato il decreto della Presidenza del Consigli dei Ministri – Dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale che comunica l’avvenuta iscrizione all’Albo nazionale degli enti di servizio civile universale dell’Azienda Sanitaria di Ragusa.

«È davvero una bella notizia perché riconosce, alla nostra Azienda, tutti i requisiti necessari per ottenere l’iscrizione a un Albo nazionale che ci accredita 47 sedi dell’Asp di Ragusa, e 16 figure professionali che avranno il compito di attuare il progetto.» la dichiarazione del direttore generale, Angelo Aliquò.

Il Decreto di iscrizione contiene all’interno l’elenco delle 47 sedi che riguardano non solo gli ospedali ma anche molti dei reparti che li compongono oltre a numerosi servizi sanitari del territorio. D’ora in avanti inizieranno le attività di progettazione, presentazione progetti e servizi di attuazione/gestione progetti e operatori volontari servizio civile universale, necessarie secondo le disposizioni normative in materia. L’intenzione di procedere è quella realizzare due programmi di intervento di servizio civile universale a valere sul bando 2020 per complessivi cinquanta operatori volontari “Avviso agli enti per la

presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale per l’anno 2020” con scadenza ore 14:00 del 29 maggio 2020”.

Le sedici figure professionali spaziano dall’informatica alla comunicazione, passando dalla formazione, sicurezza nei luoghi di lavoro e altre figure che svolgeranno attività di pertinenza al progetto.

L’Asp ha già pubblicato sul sito aziendale un banner che servirà a mantenere un collegamento diretto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le attività saranno coordinate da Piero Mandarà che è stato nominato dall’Azienda Responsabile del Servizio Civile Universale.

Il Servizio civile universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.

Il Servizio civile universale rappresenta una importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani, che sono un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.

La riforma pone una particolare attenzione alle problematiche dei giovani, in considerazione del fatto che essi rappresentano una delle categorie più colpite dalla crisi economica.

Il nuovo sistema riconosce inoltre agli operatori volontari del servizio civile universale impegnati in interventi da realizzarsi in Italia la possibilità di effettuare il servizio, per un periodo di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea, al fine di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione nonché di facilitare lo sviluppo di un sistema europeo di servizio civile. In alternativa i giovani volontari, per il medesimo periodo, possono usufruire di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro.

A favore dei giovani è previsto il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite, al fine di consentirne l’utilizzo in ambito lavorativo e nei percorsi di istruzione, nonché un modello flessibile di servizio civile con una durata da modulare in base alle esigenze di vita e di lavoro dei giovani (otto-dodici mesi).

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