“L’ACQUA CHE BERREMO”

L’acqua è un bene prezioso, decisamente, il bene più prezioso, non solo per la vita dell’intero sistema, ma anche, più banalmente, per la quotidianità delle nostre azioni. Sarà, forse, proprio la possibilità di disporne con facilità che ne fa sottovalutare l’importanza che, invece, è sempre più minacciata da tarli come la scarsità e l’inquinamento.

La penuria d’acqua si è fatta sempre più evidente nel corso degli anni novanta del XX secolo: le falde idriche si stanno abbassando in tutto il mondo, molti grandi fiumi si prosciugano prima di raggiungere il mare e alcuni sono spariti del tutto.

Il problema della scarsità, però, non ci interessa finché non ci tocca personalmente, come nel caso delle ultime crisi idriche che hanno interessato Ragusa, gettando la popolazione nel caos.

Anche il problema dell’inquinamento delle falde acquifere, con la conseguente alterazione degli ecosistemi, sembra non destare particolare sconvolgimento, se non, di nuovo, qualora intacchi il rifornimento personale, creando disagi.

Per rispondere, dunque, all’esigenza di sensibilizzazione generale e collettiva, il CIRS di Ragusa, Centro Ibleo di Ricerche Speleo-Idrogeologiche, ha organizzato una manifestazione, con svariati appuntamenti, rivolta alla città di Ragusa e a chiunque voglia interessarsi, dal titolo “L’acqua che berremo”, che si svolgerà  dal 24 aprile al 1 maggio 2014.

L’occasione è quella del 40° anniversario di fondazione, nel 1974,   l’intenzione, quella di rappresentare lo stato dell’arte per ciò che concerne la situazione idrica in Provincia di Ragusa, attraverso il coinvolgimento di vari attori, sia pubblici che privati, che a vario titolo hanno attinenza e/o competenza con il tema in questione.

La manifestazione è organizzata nell’ambito delle iniziative promosse dalla Società Speleologica Italiana, finalizzate alla conservazione, tutela e conoscenza degli ambienti carsici e sotterranei, di concerto con il Comune di Ragusa e in collaborazione con l’AGEORG -Associazione dei geologici della provincia di Ragusa- l’Ordine Regionale dei geologi di Sicilia, l’Arpa Sicilia, l’ASP 7 Ragusa, il Consorzio 8 Ragusa, l’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Palermo e il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti. Rappresentanti degli enti coinvolti saranno presenti per rispondere a domande e dare chiarimenti, una buona occasione anche per chiarire le assenze fin’ora assecondate.

La manifestazione si prefigge, altresì, ai fini didattico-divulgativi, il coinvolgimento del mondo della scuola, con incontri in aula e visite guidate, anche presso la Cava della Misericordia, dove si trovano punti di approvvigionamento idrico, costituiti da sorgenti carsiche e utilizzate a fini idropotabili, e impianti tecnologici di trattamento delle acque, gestiti da enti sia pubblici che privati.

Tra le scuole coinvolte vi sono il Liceo Scientifico Enrico Fermi e l’Istituto Ferraris di Pozzallo.

Una mostra con  esposizione di materiale didattico e tecnico divulgativo, oltre a vari stands, saranno visitabili presso la sede del CIRS, in via Torrenuova 87, a Ragusa.

A margine degli aspetti più squisitamente tecnici e scientifici, l’evento intende promuovere un tavolo conclusivo di discussione e di proposte, con il coinvolgimento delle categorie del comparto agricolo,  zootecnico e industriale, al fine di evidenziare possibili soluzioni, percorribili e sostenibili, per la risoluzione di problematiche che a vario titolo hanno introdotto negli ultimi anni episodi di grave degrado della risorsa idrica, sia quantitativi che qualitativi, con pesanti ripercussioni sulla collettività, in particolar modo per gli aspetti relativi alla salute pubblica.

Occasione per tale tavolo sarà il convegno conclusivo del 30 aprile, presso l’Auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla.

Non contenti, il 1 maggio, è prevista un’escursione presso le Gole della Stretta, a pochissimi km da  Buccheri (Siracusa), uno di quegli angoli di mondo a portata di mano, ma che per lo stato di abbandono in cui versano, vengono vissuti sporadicamente, contrariamente a come meriterebbero. Una buona occasione, dunque, per (ri)scoprire una paradiso tutto siciliano. La partecipazione a questa incredibile escursione naturalistica presuppone una pre-iscrizione, effettuabile giorno 30 aprile, in occasione del convegno.

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