“LA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO”: ARRESTATI DUE FRATELLI

Credevano di farla franca due giovani, Spicuzza Giuseppe, pregiudicato di 21 anni, originario di Noto (SR) e il fratello minorenne denunciato a piede libero, raggirando un pensionato di 75 anni di Scoglitti.

Nella mattinata di ieri, in Via Pescara, il pensionato a bordo della sua vettura, una Ford Focus, ha udito uno strano rumore, come se un sasso avesse colpito l’auto. Sceso dalla macchina, si è ritrovato davanti i due giovani pregiudicati che gli hanno mostrato lo specchietto retrovisore della loro BMW danneggiato, quindi hanno chiesto all’anziano 50 Euro per evitare di rivolgersi all’assicurazione, che ne avrebbe fatti sborsare il doppio.

L’anziano, non pienamente convinto, ha temporeggiato cercando di capire meglio la situazione, nel frattempo i Carabinieri, allertati già nella mattinata per la presenza nella frazione di Scoglitti di un’auto sospetta dello stesso modello e colore di quella utilizzata dai due fratelli, avevano predisposto un servizio di osservazione e controllo nelle vicinanze di Via Pescara e di Via Augusta, in abiti simulati.

Non appena la vittima ha consegnato i 50 Euro ai due fratelli è scattato il blitz che ha permesso di bloccare i due in flagranza di reato.

Condotti presso la Caserma di Via Plebiscito e terminate le formalità di rito, il minorenne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, mentre il fratello, arrestato, è stato poi rimesso in libertà su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Dottoressa Serena Minicucci.

I due, con precedenti specifici commessi anche in Toscana ed Emilia Romagna, dovranno rispondere del reato di truffa in concorso.

L’invito, rivolto a quanti abbiano subito la cosiddetta “truffa dello specchietto”, è quella di rivolgersi ai Carabinieri, presentandosi direttamente in Caserma oppure telefonando al numero 112: l’attività investigativa sta proseguendo a ritmi serrati perché, proprio in tal senso, sarebbe stato accertato un altro caso analogo di truffa. Una modalità, questa, di origini campane, che pero è stata mutuata anche in Sicilia.

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