La tratta nigeriana e il fenomeno delle vittime e schiave dello sfruttamento: una proiezione a Modica

Il fenomeno crescente della tratta nigeriana e delle vittime e schiave dello sfruttamento sessale. Una realtà, purtroppo, sempre presente. Una realtà con cui si confronta pure il nostro territorio. Il racconto a più voci dell’intreccio tra immigrazione e prostituzione di donne, già schiave nei loro Paesi d’origine, per colpa di un sistema di sottomissione psicologica ed economica al centro della giornata di approfondimento sul tema proposto a Modica dalla cooperativa Proxima Ragusa. Per l’occasione, è stato trasmesso il docufilm “The Journey over the sea” prodotto dalla stessa Proxima e realizzato da Francesca Commissari e Francesco Frasca.

Un lavoro per immagini che racconta il viaggio verso l’Europa come promessa e inganno, come tema e rete che caratterizza il paesaggio urbano e sociale del nostro tempo. “Le condizioni di vulnerabilità delle vittime di tratta – hanno chiarito Gina Scibilia e Francesca Commissari agli studenti degli istituti superiori Galilei-Campailla e Verga che, venerdì mattina, hanno assistito alla proiezione del docufilm – sono essenzialmente correlate alla loro povertà economica. Stiamo parlando di persone che sono chiamate a provvedere al sostentamento della famiglia e che si trovano coinvolte in un gioco sporco più grande di loro.

Da cui non riescono più ad uscire. Ecco perché abbiamo voluto raccontare alcune delle loro storie e l’abbiamo fatto attraverso la loro viva voce”. Come la storia di Joy che viene da una famiglia poligama. Il padre la caccia di casa perché non vuole più mantenerla. Un giorno viene avvicinata da una donna che la vuole portare in Italia per lavorare. Questa le chiede di fare un rito juju per essere sicura che le pagherà il debito del viaggio.

Joy lascia la Nigeria e diventa vittima di tratta. Gli studenti hanno seguito con molta attenzione l’illustrazione dei contenuti della produzione Proxima. Nel pomeriggio, poi, è stata aperta a tutti la possibilità di assistere alla proiezione del docufilm. Nel corso della giornata, inoltre, è stato possibile sostenere i progetti di Proxima acquistando i prodotti realizzati dalla sartoria sociale e dagli orti sociali ospitati nell’atrio accanto all’ex convento del Carmine.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it