La sanità va potenziata, le proposte di Abbate alla Regione

La sanità regionale va potenziata. Dove è buona va potenziata, dove si registrano criticità si deve intervenire subito. La pensa così Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica e adesso candidato Udc all'Ars nella lista Nuova Dc. Questo il suo pensiero sull'argomento: "Dire che la salute è la cosa più importante potrebbe suonare come una banalità. Ma mai saggezza popolare fu più vera. La salute, intesa sia come benessere fisico che psichico, è stata spesso al centro di accuse e polemiche quando si parla di Sicilia. Sono rari, quasi unici, i casi in cui si loda un risultato, un fiore all’occhiello, un’eccellenza. Se succede questo bisogna che la politica si interroghi su ciò che è andato storto. C’è qualcosa (poco) che funzioni? Si? Bene allora valorizziamo questa cosa, aiutiamola come merita a risplendere sempre di più. C’è qualcosa (tanto) che non funziona? Lavoriamo su questo, cerchiamo alternative, poniamo rimedio dove si può. Sempre e comunque non perdendo di vista un concetto basilare: la concretezza. Zero promesse e tanta sostanza. Così immagino la politica regionale nell’immediato futuro. Un punto cruciale del programma che l’UdC propone agli elettori è proprio dedicato alla salute. Tra le varie proposte fattibili e realizzabili ci sono quella di incentivare e realizzare in ogni comune le Case della salute in cui si collocano ambulatori, medici di base, infermieri di comunità, psicologi, specialisti, in rete con assistenti sociali, mediatori e mondo del volontariato. Creare  sinergie tra servizi ospedalieri del territorio e medici di famiglia per essere parte di una rete integrata. Migliorare il sistema delle strutture ospedaliere siciliane in un’ottica di valorizzazione delle eccellenze esistenti promuovendo la realizzazione anche di nuove strutture ospedaliere che diano un’offerta più diffusa e capillare su tutto il territorio in cui insistono. Modificare l'assetto delle scuole di specializzazioni indirizzandole verso la formazione di nuovi professionisti dell'urgenza e dell'emergenza. Rivedere il sistema delle centrali operative 118 , creando delle sottocentrali su base aziendale-provinciale. E ancora estendere il programma “dopo di noi”, già sperimentato per i disabili,  agli anziani. Ottimizzare sempre più l’assistenza domiciliare integrata rivolta alle famiglie fragili attraverso l’utilizzo delle risorse del FNPS per garantire il diritto ad ogni paziente di essere curato a casa, potenziare ulteriormente le RSA nel territorio per coloro che non possono essere gestiti nel proprio domicilio. Restituire dignità al paziente psichiatrico: le strutture psichiatriche residenziali per pazienti gravi non sono capaci di reintegrarli, e spesso non li assistono abbastanza. Vogliamo trasformare i reparti residenziali per malati psichiatrici in centri di cura temporanei per malati acuti e di trattamento diurno per i cronici con la finalità di coltivare il reinserimento sociale dei pazienti, attivando nel contempo l'assistenza domiciliare per i non autosufficienti e sviluppando attività di supporto e formazione per le famiglie interessate". 




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