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La presidente Schembari debutta a San Giorgio a Ragusa Ibla: liturgia al Duomo
29 Apr 2025 10:47
Grandi emozioni, ieri sera, al Duomo di San Giorgio a Ragusa, dove è stata celebrata la solennità liturgica in onore del santo cavaliere, patrono della città. Una ricorrenza molto sentita, rinviata quest’anno di qualche giorno poiché il 23 aprile cadeva nell’Ottava di Pasqua, ma che non ha affievolito il senso di partecipazione e devozione da parte dei fedeli.
A presiedere la solenne concelebrazione eucaristica è stato il vescovo della diocesi, monsignor Giuseppe La Placa, che ha tracciato un profilo intenso e attuale del megalomartire San Giorgio, simbolo eterno della vittoria del bene sul male. “Attraverso Cristo – ha detto il vescovo – San Giorgio ha sconfitto il drago del male. La sua forza è la forza della Pasqua”.
Particolarmente significativo il momento in cui monsignor La Placa si è congratulato con la neo presidente della Provincia di Ragusa, Maria Rita Schembari, presente in Duomo per il suo primo impegno istituzionale da quando ha assunto la guida dell’ente provinciale. Un gesto simbolico che ha dato un ulteriore significato alla serata: la fede che si intreccia con la responsabilità civile, nel cuore della città e nel giorno dedicato al suo santo protettore.
Presenti, tra gli altri, il prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri, il questore Marco Giambra, i deputati regionali Nello Dipasquale e Giorgio Assenza, il sindaco Peppe Cassì, il presidente del Consiglio comunale Fabrizio Ilardo, i rappresentanti delle forze dell’ordine e numerosi amministratori locali. La liturgia è stata concelebrata dal parroco del Duomo, don Giuseppe Antoci, insieme ad altri sacerdoti della diocesi.
“Ancora una volta – ha commentato don Antoci – la comunità ha dimostrato una grande devozione per San Giorgio. Una figura che continua a parlare al cuore dei ragusani, emblema di fede forte e coraggiosa”.
Intanto cresce l’attesa per i festeggiamenti esterni in programma il 23, 24 e 25 maggio, quando Ragusa tornerà a vestirsi a festa per onorare il suo glorioso patrono anche con le tradizionali processioni, fuochi pirotecnici e momenti di condivisione popolare.




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