LA POLIZIA DI STATO, NEI LUOGHI DELLA “MOVIDA”, HA ARRESTATO DUE SPACCIATORI A MARINA DI RAGUSA

 

 

 

 

La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di marijuana, hashish e cocaina, AIELLO Marco nato a Catania il 13.08.1996 residente a Ragusa e GATTO Luciano Alessandro  nato a Catania il 29.03.1991 ivi residente.

 

IL FATTO

 

Il Questore di Ragusa Giuseppe Gammino ha impartito, già dal 2012, precise direttive in merito ai controlli sui luoghi della “movida” iblea, con particolare attenzione al traffico di stupefacenti che vede il coinvolgimento dei più giovani. 

La Squadra Mobile di Ragusa aveva ricevuto diverse segnalazioni da parte di genitori molto preoccupati perché i figli frequentavano assiduamente due fratelli di origini catanesi che spacciavano droga.

Altri giovani ragazzi per bene di Ragusa avevano confermato che i due fratelli spacciavano droga in centro a Marina di Ragusa nei luoghi della “movida”, tra via Tindari e il lungo mare.

I poliziotti ricevute le notizie molto preoccupanti perché si registravano assuntori anche di 14 anni effettuavano dei servizi di osservazione dei due fratelli.

Effettivamente i due avevano preso in affitto una casa nei pressi di Via Tindari e facevano sempre avanti e indietro ma la loro “prudenza” non avrebbe permesso di trovarli con grandi quantità di droga.

La loro strategia era quella di ricevere l’ordinazione, andare a prelevare la quantità richiesta di pochi grammi e poi tornare dal cliente. Se in quella fase la Polizia li avesse fermati non avrebbe potuto procedere al loro arresto in quanto si trattava di una quantità tale che il testo unico sugli stupefacenti non prevede la cattura.

In costanza di osservazione, personale di altra forza di Polizia procedeva al loro controllo ma, come detto sopra, i due la facevano franca in quanto trovati con una “stecchetta” di hashish e quindi nuovamente liberi di spacciare dopo poche ore.

Dopo il controllo andato a vuoto i due fratelli si spostavano prendendo in affitto (sono in corso accertamenti sulle modalità di pagamento del canone di locazione, forse droga) una casa da un giovane ragusano di fronte il noto punto di ritrovo della “movida” ragusana, il bar/pizzeria “Pamoky”.

La scelta è stata fatta con accuratezza in quanto la casa è sita proprio di fronte la piazzetta frequentata da giovanissimi, purtroppo tanti dei quali assuntori di marijuana e hashish.

Acquisite le notizie del nuovo modus operandi adottato dai due fratelli e da un loro amico proveniente da Catania e dimorante nel periodo estivo insieme a loro a Marina di Ragusa, la Polizia di Stato dava inizio ad una breve ma proficua indagine che permetteva di acquisire elementi a loro carico di natura penale. I tre avevano un modo articolato di distribuire la sostanza stupefacente, in pratica nella casa presa in affitto era un continuo andirivieni dei correi. Uno usciva, consegnava la droga e l’altro faceva il palo, poi ancora si davano il cambio per non creare forti sospetti.

Tutti sapevano ma solo in pochi hanno segnalato la loro preoccupante ed ingombrante presenza, questo perché molti (troppi) giovanissimi facevano uso di sostanze stupefacenti comprandole da loro.

 

IL BLITZ

 

Il controllo della Squadra Mobile è iniziato alle 16, quando due agenti in borghese si sedevano al bar per consumare un drink, proprio davanti casa dei due. L’attività di osservazione continuava per ore fin quando non si aveva la certezza che i soggetti sospettati non avessero la droga in casa o in un luogo vicino per loro sicuro.

Alle 20.30, il via vai degli odierni arrestati era sempre più frenetico e i sospetti sempre più forti, pertanto anche se non erano stati visti tutti e tre i giovani segnalati, non appena si avvicinava un probabile “cliente”, i due poliziotti di “vedetta”, davano avviso alle altre pattuglie che in pochi istanti bloccavano i due ragazzi davanti l’ingresso di casa, proprio di fronte al bar.

Immediatamente un altro gruppo di agenti di Polizia bloccava la porta di casa e con le chiavi di uno degli arrestati fermato si entrava nell’abitazione per fermare gli altri complici.

Purtroppo in casa c’era solo uno dei fratelli segnalati dalle famiglie dei giovani ragusani, quindi la perquisizione riguardava due sospettati ed un assuntore.

Il giovane acquirente si discolpava subito inventando di essere li per una cena tra amici, mentre Aiello e Gatto sembravano molto tranquilli, offrendo la massima disponibilità nel controllare casa.

Credevano di farla franca perché avevano occultato la droga in ogni posto possibile, ma non avevano fatto in conti con la Squadra Mobile che aveva predisposto un controllo con le Unità Cinofile Antidroga di Catania.

Durante la perquisizione gli operatori rinvenivano della cocaina e uno dei due rappresentava di farne uso personale.

Il cane “Jagus” però non ha impiegato neanche 5 minuti per trovare dietro un comodino dell’hashish, poi nel forno (che è stato smontato) della marijuana e poi ancora nello stipite delle porte vi era forte odore di droga ed ancora altra droga dietro un mobile. Al termine della perquisizione domiciliare, sono state rivenute 25 confezioni di hashish, 20 di marijuana e della cocaina.

In corso di accertamento da parte del laboratorio d’analisi dell’ASP 7 di Ragusa che collabora con la Polizia di Stato, il numero di dosi ricavabili in base anche al principio attivo contenuto nella sostanza stupefacente rinvenuta.

L’apparente tranquillità dei due soggetti di origini catanesi terminava non appena entrava in casa il cane “JAGUS” dell’Unità Cinofila della Polizia di Stato di Catania, ma non hanno comunque collaborato, speravano in un errore del cane che non c’è stato.

Gli uomini della Squadra Mobile rivenivano inoltre quasi 800 euro in banconote di piccolo taglio occultate nella credenza e stante il fatto che i due non svolgono alcuna attività lavorativa e che la sostanza stupefacente ed il continuo andirivieni fa presumere che il denaro sia frutto dell’attività illecita di spaccio, veniva debitamente sequestrato per la confisca e l’Autorità Giudiziaria deciderà se farlo entrare nelle casse dello Stato italiano.

Al termine della perquisizione Aiello Marco e Gatto Luciano che per altro ha diversi precedenti specifici, sono stati arrestati e messi a disposizione della Procura della Repubblica. Sono in corso gli accertamenti per la posizione di Gatto, così al termine delle fasi processuali sarà condotto con foglio di via obbligatorio a Catania e non potrà tornare a Ragusa prima dei 3 anni su disposizione del Questore di Ragusa.

Le diverse quantità di droga sequestrate sono custodite presso l’ufficio reperti e saranno distrutte per ordine dell’Autorità Giudiziaria al termine delle fasi processuali.

All’esterno dell’abitazione, proprio al bar “Pamoky”, si era radunata una piccola folla di curiosi che aspettavano questo momento da tempo. La Squadra Volanti che ha coadiuvato gli operatori della Squadra Mobile è intervenuta con due auto per trasportare gli arrestati in Questura a Ragusa.

Nelle fasi finali del blitz si avvicinava una giovane madre ad uno degli Ispettori della Squadra Mobile “grazie per averci liberato, ormai spacciavano davanti a tutti, compreso  mio figlio di 8 anni che mi chiedeva cosa facessero questi ragazzi ed io non sapevo rispondere”.

“La Polizia di Stato a distanza di pochi giorni dall’arresto di 5 tunisini in spiaggia in zona Punta Braccetto e dal sequestro di una piccola serra fatta in casa a Ragusa, ha continuato l’attività di repressione del traffico di stupefacenti a Marina di Ragusa e continuerà in ogni luogo”.

Nessuna segnalazione dei cittadini verrà trascurata, l’attenzione della Squadra Mobile sulle notizie ricevute dalle famiglie è massima.

In questo caso la sinergia tra famiglie preoccupate per i loro figli (troppo spesso assuntori di droga) e la Squadra Mobile ha permesso di catturare due spacciatori.

Bisogna continuare su questa strada, bisogna controllare i propri ragazzi e segnalare chi cerca di distruggere le loro vite, poiché  gli assuntori spesso non hanno ancora la maturità di comprendere i danni derivanti dall’uso di stupefacenti”.

   

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