LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA PREGIUDICATO RAGUSANO

Nella tarda mattinata di martedì 8 aprile, una telefonata giunta al 113 da parte dei Vigili del Fuoco segnalava un’aggressione ai danni di due giovani donne residenti nella locale via N. Bixio ad opera del proprietario dell’immobile dalle medesime condotto in locazione.

I Vigili del Fuoco – che in un primo tempo erano intervenuti su richiesta delle ragazze che non riuscivano ad entrare presso la loro abitazione, adducendo un malfunzionamento della serratura – si trovavano poi ad assistere ad una lite scoppiata tra le stesse e G.G., 75enne ragusano, che aveva concesso in affitto l’appartamento situato proprio in via Bixio ed adiacente allo stabile (situato nella vicina via Cavour) di cui l’uomo è proprietario e ove risiede.

Dopo avere appurato che in realtà la porta era stata bloccata dall’interno con le chiavi proprio dal G.G., che nel frattempo si era introdotto a loro insaputa e durante la loro temporanea assenza, le giovani si recavano presso l’abitazione dell’uomo chiedendone spiegazioni ma di fatto ne sortiva una lite furibonda fra i tre, in occasione della quale la vetrata della porta di ingresso dell’uomo andava in frantumi e da cui seguivano calci e pugni nei riguardi delle due.

In tale frangente, interveniva la pattuglia Volante che – appurato quanto poco prima accaduto – soccorreva V.R., 24enne, e C.M, 27enne, che venivano condotte tempestivamente con un’ambulanza del 118 presso il Pronto Soccorso del locale nosocomio ove venivano refertate per lesioni giudicate guaribili rispettivamente in 6 ed 8 giorni.

Dalla denuncia successivamente sporta presso questi Uffici dalle due donne, emergeva che le medesime – provenienti da una città lombarda – risiedevano da circa sei mesi nel ragusano: i rapporti con il padrone di casa erano stati critici sin da subito stante che era abitudine dell’uomo introdursi in casa delle stesse a loro insaputa ovvero pretenderne l’ospitalità a  qualunque ora del giorno e della notte, ivi anche minacciandole gravemente se non avessero acconsentito.

La successiva perquisizione condotta dai poliziotti, e protrattasi a lungo, consentiva di scoprire che il 75enne ragusano occupava l’immobile (che si estendeva su tre piani) in condizioni di oggettivo ed indescrivibile degrado, unitamente a tre cani: le condizioni dello stabile e l’odore nauseabondo erano tali da rendere difficile non solo l’accesso degli operatori ma anche la loro stessa permanenza all’interno per l’espletamento dei servizi di polizia conseguenti.

Ovunque, sui pavimenti ed il mobilio fatiscente, vi erano deiezioni di animali depositate da mesi; i locali erano angusti e senza luce, chiusi da ogni lato e privi di aerazione.   

Proprio la presenza degli animali consigliava l’intervento in ausilio di operatori appartenenti al Nucleo Provinciale Guardie Zoofile dell’ENPA: dei tre cani – un dalmata, uno di razza meticcia ed un bassotto tedesco –  il primo risultava essere privo di microchip, e per tale motivo al G.G. veniva subito elevata sanzione amministrativa a cura delle stesse unità zoofile, mentre il terzo risultava essere microcippato da altra Regione e pertanto sono ancora in corso indagini sulla possibile provenienza furtiva del medesimo.

All’interno dello stabile veniva altresì rinvenuto un tubo in pvc di colore verde sulla cui sommità era stata inserita una punta (parte di un paio di forbici), utilizzato dall’uomo quale puntale acuminato per tenere a bada gli animali, debitamente sottoposto a sequestro penale.

Per tutto quanto sopra, il 75enne ragusano – con precedenti penali per omicidio, rapina a mano armata, estorsione, furto – veniva denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per lesioni, violenza privata, violazione di domicilio, detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura ed offesa al benessere del vicinato cagionato dagli escrementi prodotti dagli animali stessi.

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