LA PASSERELLA PERICOLOSA CHE SORGE SULLA VALLATA

“Visto che le parole, con quest’Amministrazione comunale, non servono, passiamo all’azione”. Lo dice il capogruppo di Ncd-Sviluppo Ibleo, Andrea La Rosa, che ha organizzato un sit in nell’area di sala Carfì, dove insistono i locali del Consiglio comunale di Vittoria, per denunciare la presenza di una passerella sospesa nel vuoto che, oggetto di una performance artistica realizzata nei mesi scorsi, è rimasta incustodita, nonostante una recinzione facilmente scavalcabile, ed è diventata oggetto di giochi pericolosi da parte di ragazzini della zona. “Siccome la denuncia che avevo fatto – afferma La Rosa – non è servita a nulla, anzi qualche assessore, a cui ci eravamo rivolti verbalmente per sollecitare la definizione della questione, si è pure permesso di scherzarci sopra con frasi irripetibili ma che danno esattamente il senso del pressapochismo di questa Giunta municipale, il nostro movimento e il nostro partito hanno deciso di protestare in maniera civile, tenendo un sit in, sabato scorso, che ha voluto focalizzare l’attenzione sulla problematica. I nostri militanti condividono la preoccupazione che era già stata manifestata tempo addietro quando, uscendo da una riunione d’aula, mi sono accorto che alcuni bambini, superata la recinzione, si trovavano sulla passerella in questione che dà sulla vallata con tutti i rischi che ciò può comportare”. Alla manifestazione di protesta, per spiegare la propria versione, è intervenuto anche l’architetto Gioacchino Sortino che ha realizzato l’installazione nel contesto di una kermesse tenutasi tempo addietro. “Lo stesso Sortino, “padre” del percorso artistico – continua La Rosa – ha convenuto con noi che se non c’è alcun interesse per ripristinare il sito da un punto di vista artistico, è meglio rimuovere la passerella. Altrimenti si faccia un intervento che consenta a quest’opera di esplicitare, in piena sicurezza, le proprie ragioni istitutive. Siamo rimasti che con l’architetto ci vedremo nei prossimi giorni. Ma questo può servire sino ad un certo punto, nonostante la disponibilità manifestata dal professionista, perché il provvedimento deve essere assunto dall’Amministrazione comunale che fa invece orecchie da mercante. Dobbiamo attendere che accada qualcosa di grave ed irreparabile prima di intervenire? Speriamo di no”.

 

 

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