LA NOVA VIRTUS NON COMPIE L’IMPRESA

La Nova Virtus nell’ultima gara stagionale non riesce a battere l’Upea Capo d’Orlando e retrocede mestamente in serie C dilettanti.  Inaffondabile la corazzata paladina, per niente “intenerita” dallo stato di bisogno assoluto dei ragusani che, vincendo, si sarebbero salvati ai danni del pur vittorioso Bari, in virtù della classifica avulsa con Bari e Bernalda, sconfitta a Campobasso. La squadra ragusana ci ha provato all’inizio e si è portata avanti al 7’ grazie ad un ottimo Vani che sembrava volesse fare sfracelli ma che poi ha avuto poco spazio.

All’intervallo lungo l’Upea è avanti di ben 18 punti, decisivo è stato il break di 11 a 0 della squadra ospite. Si riparte e l’ex oriundo argentino Martin Caruso confezionava la tripla del top  (28-48 al 23’), mentre Ragusa sbaglia l’inenarrabile sotto le plance e dalla lunetta. Errori al gong pagati carissimi. In quel frangente, i virtussini  vivevano solo una fiammata accesa dall’effervescente Blanda (8 punti filati per il 36-48 del 28’), ma era il solito Marco Caprari, rimasto a lungo in panca anche a causa dei falli, a scagliare la “bomba” che faceva crollare i sogni di rimonta virtussini. 

Anche perché Spizzichini commetteva il quarto fallo, di cui due in fotocopia, rubando, secondo gli arbitri erano falli, altrettante palle a Saponi che ringraziava per la “grazia” ricevuta da fischietti suggellando dalla lunetta. L’ultima frazione è stata giocata con la disperazione sugli occhi degli iblei. Due siluri di Sorrentino junior davano la scossa, mentre l’Upea realizzava solo canestro su azione nei dieci minuti conclusivi. 

La Nova Virtus, pian piano risaliva la china e preferiva giocare da sotto per Terrana, Spizzichini e Giordo. Arrivava sino a meno 5 (69-74) ma il tempo per il  miracolo, l’ennesimo mancato di una stagione davvero nera e sfortunata era già scaduto.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it