La Monti Iblei non si farà. Però si fa. E nella maggioranza di Gurrieri si forma una fronda

Che ci fosse nell’aria aria di fronda, era un fatto noto a Chiaramonte Gulfi. Oggi, però, la parola dissenso non è solo una chiacchiera di paese, ma si evince nero su bianco fra le righe di un comunicato a firma del vicesindaco Paolo Battaglia, degli assessori Veronica Sammatrice e Cristina Terlato e dei consiglieri comunali Elvira Ballato e Vito Pavone, entrambi di maggioranza.

L’oggetto del contendere è la Salita Monti Iblei. Sospesa ufficialmente per Covid, è notizia di questi giorni che la gara può essere disputata come tappa del Campionato Italiano. Una decisione presa, secondo i firmatari del comunicato, in modo arbitrario dal sindaco Gurrieri e dal Team Palikè. Disputare la tappa non comporterebbe per la Salita, che attualmente ha il titolo di Trofeo Italiano Velocità Montagna, di ottenere quello di Campionato Italiano: piuttosto, si tratterebbe di un evento isolato, fine a sè stesso. Battaglia, non ci sta. E spiega in un lungo comunicato le motivazioni.

“Da qualche giorno i cittadini chiaramontani, i piloti ed il gruppo di ragazzi che ci aiuta ad organizzare la gara, avendo appreso dai canali social la notizia che la gara automobilistica Monti Iblei fa ufficialmente parte del calendario 2020 pubblicato dall’ACI Sport di Roma, ci chiedono cosa stia succedendo e soprattutto se la gara si farà. Riteniamo pertanto di dover dare un chiarimento, anche perché gli scriventi Paolo Battaglia, Veronica Sammatrice, Cristina Terlato, oltre ad essere assessori, siamo coloro che, insieme al Team Palikè, il capogruppo di maggioranza Elvira Ballato, il consigliere di maggioranza Vito Pavone e ad un cospicuo gruppo di ragazzi chiaramontani, abbiamo organizzato la gara negli ultimi due anni raggiungendo degli ottimi risultati tra cui il record d’iscritti e la premiazione come miglior cronoscalata siciliana, puntando, anno dopo anno, all’ottenimento del campionato italiano”.

Puntualizziamo subito che, nei dovuti termini, sono stati fatti tutti gli adempimenti necessari, compresi i pagamenti delle tasse di iscrizione, pertanto la gara può essere tranquillamente disputata. A causa del Covid-19 e delle restrizioni contenute nel protocollo sanitario siglato tra la federazione ed il ministero molti organizzatori hanno rinunciato ad organizzare la propria gara. Anche noi siamo stati portati a conoscenza del protocollo sanitario, e quindi in sede di riunione con il team Palikè, e dopo aver parlato con il sindaco, abbiamo deciso di non disputare la gara per l’anno 2020, pertanto in data 05.06.2020 il Team Palikè inoltra mail con la relativa rinuncia.

A distanza di una settimana, la federazione, vista la rinuncia di tante gare, comprese quelle facente parte del campionato italiano, per tramite del team Palikè ci chiede se fossimo intenzionati ad organizzare la nostra. Vista l’esigenza, da parte della federazione, di coprire le tappe del campionato italiano, la 63 Monti Iblei verrebbe svolta come prova di CIVM. Esiste infatti una delibera del consiglio di amministrazione dell’ACI sport, in cui si dispone che, visto l’elevato rinuncia di gare, facente parte del campionato italiano, coloro che sono disponibili ad organizzare la propria, gli sarà riconosciuta la validità di CIVM per l’anno 2020.

A questo punto abbiamo chiesto se la validità di campionato italiano fosse solo per il 2020 o ci venisse riconfermata anche per gli anni successivi. Ci viene comunicato che il titolo è solo per quest’anno. A questo punto è chiaro che non ci stanno concedendo il titolo, anche se meritato, ma hanno bisogno della nostra gara per poter svolgere il campionato italiano messo a rischio dall’elevate rinunce. Pertanto, gli scriventi, dopo aver consultato il sindaco, comunicano al Team Palikè che siamo disponibili ad organizzare la gara solo a condizione che il titolo di CIVM ci venga riconosciuto anche negli anni successivi.

Ci ha molto stranito quando a sorpresa apprendiamo dai canali social, e quindi dalla comunicazione ufficiale dell’ACI di Roma, che la nostra gara è inserita all’interno del calendario 2020. Dalle prime informazioni, prese direttamente all’ACI Sport di Roma, siamo venuti a conoscenza che in data 16.06.2020, dopo circa una settimana dalla rinuncia all’organizzazione per l’anno 2020, è stata data disponibilità scritta ad organizzare la gara. Siamo pure venuti a conoscenza che dopo il nostro diniego, il sindaco ha avuto diversi contatti e incontri con persone del mondo delle corse ed addirittura con il Team Palikè, il tutto in modo strettamente segreto e a nostra insaputa.

Con questo comunicato, non intendiamo evidenziare il comportamento scorretto del sindaco nei nostri confronti, del quale dovrà comunque darci le dovute spiegazioni, ma vogliamo però precisare il perché del NO alla gara:
1) il rigido protocollo sanitario che ci impedisce di organizzare la gara in maniera usuale;
2) pensiamo che le misure di sicurezza imposte quest’anno faranno lievitare notevolmente il costo della gara;
3) Riteniamo invece di investire queste cospicue somme per aiutare imprese e famiglie in difficoltà;
4) Si espone il paese al rischio di contagio dal virus, visto l’elevato numero di piloti e del loro team, proveniente da tutt’Italia e visto anche l’andamento dei contagi registrati negli ultimi giorni, ci riteniamo fortemente preoccupati dall’impatto che questa manifestazione potrebbe avere sulla salute dei nostri concittadini.

Tutti questi motivi, purtroppo a nostro malincuore pur sapendo di deludere i piloti e gli appassionati, ci hanno portato a decidere di non svolgere la gara. Il comportamento del sindaco e del Team Palike è in contrasto per l’ottenimento del nostro obiettivo, infatti riteniamo che questo è il momento giusto per ottenere il campionato italiano in modo definitivo e quindi non bisogna mollare e organizzare la gara alle condizioni dell’ACI.
Ai piloti e al gruppo di ragazzi che ci ha sempre collaborato diciamo che siamo sempre disponibili e lotteremo per il bene della gara, fieri di averli al nostro fianco in questa battaglia. Al Team Palikè ricordiamo che il detentore del titolo è il Comune di Chiaramonte Gulfi e non il team organizzatore, il quale non può prendere delle decisioni determinanti senza il consenso dell’amministrazione stessa, che oltretutto è l’ente finanziatore”.

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