La ministra della pubblica istruzione Valeria Fedeli ieri a Scicli al convegno su Quintino Cataudella

   L’Università deve spendersi sul territorio, avviare programmi di ricerca che possano valorizzare le peculiarità anche dei centri minori, soprattutto quando si tratta di realtà assolutamente spendibili sul piano architettonico e turistico come Scicli o, più in generale, il Val di Noto. E’ la riflessione sintetica del pensiero del ministro della Pubblica istruzione, Valeria Fedeli, che, ieri mattina, ha partecipato, a palazzo Spadaro, a un convegno promosso dall’associazione “Prospettive iblee” incentrato sulla figura dell’insigne grecista Quintino Cataudella (1900-1984), figlio illustre del centro ibleo. Una iniziativa la cui idea è stata lanciata dalla senatrice Venera Padua che, tra l’altro, si è prodigata per garantire la presenza del rappresentante del Governo nazionale in città. “Un appuntamento riuscito – sottolinea la senatrice Padua – non solo per il consistente numero di partecipanti ma anche e soprattutto per il livello e la qualità dei relatori che hanno accolto con entusiasmo la speciale sollecitazione. Il tutto, certo, reso ancora più speciale dalla presenza della ministra Fedeli che ringrazio sempre per la sua disponibilità. Importanti, tra l’altro, i messaggi lanciati in occasione dei vari interventi, a cominciare da quello della ministra sul ruolo che può esercitare l’Università nella nostra realtà, per non parlare della proposta proveniente dal prof. Michele Cataudella, figlio del prof. Quintino, di esportare a Scicli un convegno biennale, che prima si teneva a Palermo, su tutta una serie di ricerche riguardanti la storia antica in Sicilia. E poi non dimentichiamo un’altra prestigiosa partecipazione, assieme a quella di tutti gli accademici che hanno raccolto l’invito del prof. Giuseppe Mariotta che, praticamente, si è occupato dell’organizzazione del convegno, vale a dire il rettore dell’Università di Catania, l’insigne chirurgo Francesco Basile, il quale ha espresso apprezzamento per la qualità dell’iniziativa”. Sono intervenuti anche il prefetto Maria Carmela Librizzi, il sindaco Enzo Giannone e il soprintendente Calogero Rizzuto. “Insomma – continua la senatrice Padua – è senz’altro stato un evento di notevole spessore che la città deve sforzarsi di istituzionalizzare per il futuro allo scopo di onorare la memoria di un grande personaggio come Quintino Cataudella ma anche per porre in rilievo altri insigni studiosi di cui, per fortuna, la nostra città è stata e continua ad essere ricca”.

 

 

 

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