LA GUARDIA DI FINANZA SCOPRE EVASORE TOTALE

Le Fiamme Gialle di Ragusa hanno scoperto un evasore totale, cioè un soggetto totalmente sconosciuto al fisco, operante nel settore del recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico, che nel periodo 2006 -2010 ha omesso di dichiarare redditi imponibili ai fini imposte dirette ed irap per quasi 230.000 euro e ha evaso iva per circa  23.000 euro. La verifica della posizione fiscale del soggetto trae origine da precedente attività di servizio in materia ambientale, relativa al rilevamento, presso centri di recupero autorizzati, di tutti i conferimenti di polietilene e materiali simili provenienti dalla dismissione di serre utilizzate in agricoltura. Dal rilevamento di tutti i conferimenti effettuati presso gli enti autorizzati per gli anni dal 2006 al 2009, e’ emerso che il soggetto in questione ha raccolto, trasportato e conferito, in particolare presso l’ Ilap di Ragusa e Pachino scarti di polietilene ovvero materiali plastici per copertura serre per un ammontare complessivo di oltre 7.250 quintali.

E’ emerso in pratica che, pur trattandosi di persona fisica, non titolare di partita i.v.a., il soggetto, negli anni presi in esame ai fini della verifica ha effettuato, in forma di professione abituale, ma completamente “in nero”, un considerevole numero di conferimenti di materiale plastico proveniente dalla dismissione di serre utilizzate in agricoltura, realizzando rilevanti redditi, ma omettendone completamente la dichiarazione.  Inoltre, in aggiunta alle contestazioni amministrative per le violazioni di natura fiscale, il soggetto e’ stato denunciato a piede libero presso l’autorità giudiziaria della Procura di Ragusa, per la violazione dell’art. 256, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, (Testo unico in materia ambientale) per aver esercitato l’attività di raccolta, trasporto, commercio ed intermediazione di rifiuti non pericolosi in carenza delle prescritte autorizzazioni, iscrizioni e/o comunicazioni. L’attività di controllo nel settore della raccolta del polietilene proveniente dalle serre, continuerà in maniera incisiva, non solo per ragioni di natura fiscale, dal momento che molti soggetti svolgono l’attività senza alcuna autorizzazione e sfruttando manodopera non regolare, ma anche e soprattutto per le implicazioni di carattere ambientale, che il fenomeno dell’abusivismo comporta in questo delicato settore.

 

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