LA GUARDIA DI FINANZA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI RAGUSA 74 PERSONE ALL’INTERNO DEL MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA

Si è conclusa una vasta indagine sul Mercato ortofrutticolo di Vittoria che ha visto impegnata per mesi la Guardia di Finanza di Ragusa. Il Corpo nella sua qualità di polizia economica a carattere generale e nella sua specificità di organo di polizia giudiziaria ha potuto condurre attività investigative particolarmente articolate.

Come è noto il Mercato di Vittoria è un centro di notevole rilevanza economica a cui sono interessate migliaia di aziende e decine di migliaia di lavoratori per un giro d’affari complessivo di diverse centinaia di milioni di euro. Al mercato di Vittoria operano 74 commissionari, cioè intermediari che hanno il fondamentale compito di trovare un compratore alla merce consegnata dai produttori, guadagnando un’intermediazione che può essere al massimo del 10%, in base ad un regolamento comunale del 1971.

Il funzionamento del mercato è da molto tempo al centro del dibattito dei vari operatori  commerciali per una serie di irregolarità contestate e denunciate da più parti e per la scarsa trasparenza e linearità della filiera del prezzo.

L’indagine della Guardia di Finanza ha preso le mosse dalle risultanze di un’indagine conoscitiva condotta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed è stata tesa ad analizzare tutte le dinamiche del mercato, partendo dalla legittimazione giuridica dei soggetti che all’interno vi prestano la loro attività.

In  particolare, le operazioni sono state realizzate attraverso una complessa e approfondita attività di monitoraggio di tutti i commissionari, con l’ausilio di perquisizioni delegate dall’A.G., verifiche fiscali e controlli nonché attraverso una miriade di accertamenti incrociati  svolti nelle sedi degli uffici istituzionalmente competenti.

Tale complesso di attività ha consentito, da ultimo, di segnalare all’A.G. 74 persone, la maggior parte delle quali per aver commesso più reati:   65 per manovre speculative su merci (rialzo fraudolento dei prezzi), 63 per truffa, 41 per il reato di turbata libertà degli incanti, 8 per abuso d’ufficio, 3 per peculato, 2 per favoreggiamento reale, 1 per falso in scrittura privata, 1 per bancarotta fraudolenta.

Le operazioni di controllo hanno anche consentito di constatare una  evasione fiscale per un totale di oltre 18 milioni di euro relativi a redditi non dichiarati e di segnalare all’ A.G. altri 3 soggetti per i reati previsti e puniti dagli artt. 515, 517 e 517 bis e quater del C.P., per aver commercializzato oltre 27.000 kg di ortaggi (pomodorini tipo datterino-ciliegino e carciofi) importati dalla Tunisia in frode alle norme sulla corretta indicazione dell’origine del prodotto.

L’attività rendicontata al Procuratore della Repubblica di Ragusa,  Dott. Carmelo Petralia, è stata suddivisa nei seguenti filoni:

1.   La legittimazione ad operare, le volture e le compravendite delle concessioni ad operare quali commissionari;

2.   Il comportamento dei commissionari e l’effettivo ruolo di intermediazione;

3.   Le vendite tra commissionari;

4.   Le truffe all’interno del mercato;

5.   La contraffazione;

6.   La genuinità dei fallimenti.

In particolare, le attività più complesse che hanno richiesto un maggiore sforzo investigativo hanno riguardato la c.d. doppia attività dei concessionari.

Va comunque sottolineato che recentemente si è assistito ad una svolta all’interno del mercato con un indirizzo forte verso la legalità e la trasparenza.

Alla luce di alcune significative risultanze investigative, acquisite nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle di Ragusa hanno in corso ulteriori e mirati accertamenti,  con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma. 

Per gli aspetti di specifica competenza si procederà, infine, ad interessare, per il tramite del Nucleo Speciale Tutela Mercati l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in ordine a possibili comportamenti anticoncorrenziali riscontrati. 

 

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