LA GREEN ECONOMY IN PROVINCIA DI RAGUSA

La green economy è per la provincia di Ragusa una chiave straordinaria per affrontare le sfide che abbiamo davanti. 

La crisi va colta come una grande occasione di cambiamento, un’opportunità per affrontare le questioni aperte da tempo. E’ questo il senso della green economy, intesa non solo come insieme delle attività direttamente connesse alle questioni ambientali. La “rivoluzione ecologica” può rappresentare la chiave di volta per favorire un’ autentica modernizzazione della provincia di Ragusa nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile, cioè compatibile con la difesa dell’ ambiente e la tutela della salute collettiva. Basti pensare all’enorme sviluppo che, finalmente, stanno avendo in Italia ed anche da noi le fonti rinnovabili.

O allo straordinario successo in corso in Italia del credito d’imposta del 55% per privati che intervengono sulla proprie abitazioni con misure di efficienza energetica e di ricorso alle fonti rinnovabili, riducendo di molto la propria bolletta. Solo questa misura ha prodotto in Italia investimenti per quasi 12 miliardi di euro, è stata utilizzata da circa 600.000 famiglie, ha messo al lavoro e qualificato migliaia di imprese nell’edilizia e nell’indotto, soprattutto piccole e medie con decine di migliaia di occupati coinvolti. Perché non anche da noi?

Dovrebbero bastare questi numeri per intraprendere questo  cammino. 

Ma la green economy in Italia è molto di più. E’ una chiave per ragionare sul futuro della nostra economia attraverso tutti i settori: dall’agroalimentare all’edilizia,  dall’ energia  al turismo, dai settori tradizionali a quelli più innovativi. 

Dall’indagine condotta da Unioncamere risulta che il 30% delle piccole e medie imprese italiane nella crisi puntano anche su scelte connesse alla green economy, con una percentuale che sale nelle imprese che esportano (33.6%), che sono cresciute economicamente anche nel 2009 (41.2%), che hanno elevato la qualità dei loro prodotti (44.3%). Nei fatti, si stimano in 370mila le imprese (grandi, piccole e minime) che dal 2008 hanno investito in prodotti e tecnologie ambientali. Cioè il 23,9% delle aziende. Il 38% delle assunzioni programmate per il 2011, oltre 220 mila,  è per figure professionali riconducibili alla sostenibilità, di cui quasi la metà (97 mila) legate al settore delle energie rinnovabili, alla gestione delle acque e dei rifiuti o alla tutela dell’ ambiente, su un totale di circa 600 mila. Considerando i ritmi di crescita delle assunzioni green, che solo nel 2009 sono state 200.000, si può stimare nei prossimi anni tra nuova occupazione e riqualificazione dell’esistente almeno un milione di posti di lavoro. Insomma, anche se non sempre se ne ha coscienza, ci sono molti cambiamenti in atto. 

E’ la provincia di Ragusa oggi in grado di percorrere questa strada? 

Conosciamo tutti i limiti della nostra provincia, una burocrazia tanto estesa quanto spesso inefficiente, le diseguaglianze nella società, l’illegalità diffusa e il peso della criminalità organizzata in alcune aree, gli scarsi investimenti nella ricerca e il deficit di infrastrutture, a partire da infrastrutture per il futuro, come la banda larga. 

Se però guardiamo la nostra provincia con occhio attento, con curiosità vediamo enormi energie da mobilitare. Oggi la politica, le istituzioni, non sembrano in grado di produrre una visione comune, di mettere in movimento il Paese e la provincia ed è per questo che non basta una manifestazione per la “vertenza Ragusa”. E’ necessario darsi da fare tutti e subito, senza aspettare l’arrivo del principe azzurro che forse non arriverà abbandonando un nostro vizio antico, quello di lamentarsi sempre.

Napoleone diceva di vincere le battaglie grazie anche ai sogni che i suoi soldati facevano di notte. Anche la provincia di Ragusa ha un grande bisogno di una visione comune, di un sogno. Il sogno di una provincia che affronta insieme un presente difficile e le sfide del futuro senza perdere la propria identità, la propria anima. Facendo anzi di questo un proprio punto di forza. La green economy può essere parte importante di questa visione. Crescita e sostenibilità ambientale, considerate fino a ieri in antitesi, si stanno rivelando due facce di quella stessa medaglia che è la competitività di un “sistema Paese”. La provincia di Ragusa ha tutte le carte in regola per partecipare a pieno titolo a questa gara globale: le bellezze naturali; un patrimonio storico, artistico e culturale, unico al mondo; talento, fantasia, creatività.

 

 

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