LA GIUNTA COMUNALE DI ISPICA APPROVA IL CENTRO DONNA

Con la deliberazione n. 37 la Giunta municipale, presieduta dal sindaco Piero Rusticon (nella foto assieme a un gruppo di impiegate), nella seduta di ieri ha approvato, per quanto di competenza, il Regolamento comunale relativo all’istituzione del “Centro Donna” da sottoporre alla definitiva approvazione del Consiglio Comunale. Esso si configura come servizio sociale che il Comune di Ispica offre a tutte le donne per rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta e indiretta nei confronti delle categorie più deboli, per contribuire al massimo sviluppo dell’autostima, dell’identità e dell’autonomia delle persone, nonché al fine di stimolare la comunità ad una sempre più consapevole cultura delle Pari Opportunità anche attraverso incontri, seminari e conferenze.L’attività del Centro, come si evince dal Regolamento approvato, sarà coordinata da un Comitato Esecutivo e si baserà sull’offerta di consulenza e mediazione familiare e sulla promozione di attività motorie, escursioni e visite guidate, corsi di lingue, di pittura, di recitazione; per la realizzazione delle suddette attività, il Centro potrà avvalersi di collaborazioni con altri Enti pubblici e privati, associazioni di categoria, volontariato, sindacati ed Enti no-profit.Entro quattro mesi, ai fini della prima costituzione degli organi del Centro, l’Assemblea sarà convocata dal Sindaco e presieduta dallo stesso o dall’Assessore pro-tempore alle Pari Opportunità. “Il Centro Donna si configura come luogo in cui ogni donna possa prendere coscienza dei propri diritti e ricevere un adeguato orientamento sui servizi presenti sul territorio; verrà dato spazio a servizi di consulenza, ma anche ad attività ricreative e sociali di grande valenza, come lo sport ed il teatro” ha dichiarato l’assessore alle Pari Opportunità Patrizia Lorefice. “Abbiamo pensato il Centro come uno spazio dedicato alle donne del territorio – ha commentato il sindaco Piero Rustico – in cui poter dar voce ai loro disagi con l’aiuto di personale qualificato, ma anche favorire la loro integrazione sociale, con un occhio di riguardo ad attività culturali e ricreative che incontreranno certamente il favore delle nostre concittadine”.

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