LA GESTIONE DELLA RISCOSSIONE TRIBUTI A POZZALLO A CURA DEL COMUNE

La sezione Ascom di Pozzallo ha preso atto che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il punto con cui si impegna l’Amministrazione ad attivarsi per fare in modo che il servizio di riscossione dei tributi possa essere gestito in house e quindi superare la fase che contempla l’attribuzione dello stesso all’ex Serit, oggi “Riscossione Sicilia”. E’ stato infatti rilevato, così come emerso nell’assemblea che l’Ascom assieme ad un’altra associazione di categoria ha tenuto nella sala “Meno Assenza nei giorni scorsi, che l’ex Serit non può continuare ad operare così come ha fatto finora, non tenendo in considerazione alcuna le esigenze delle imprese e delle famiglie che stanno attraversando un grave momento di difficoltà. E’ stato sollecitato, sempre in aula, che è indispensabile adoperarsi per fare in modo che siano adottate procedure differenti da quelle ordinarie per consentire alle imprese e alle famiglie di adempiere ai pagamenti. Il Consiglio comunale è stato sollecitato a farsi portavoce delle esigenze delle associazioni di categoria nei confronti della Regione. E’ stato il consigliere Salvatore Toscano a chiedere che venisse prelevato il punto in cui si invita il Comune ad occuparsi direttamente della riscossione dei tributi. Questo non solo avrebbe un costo minore per l’ente, ma permetterebbe anche di potere contare su un maggiore tatto nei riguardi delle famiglie e delle imprese. E’ stato spiegato che c’è una legge che prevede la facoltà per gli enti locali territoriali di riscuotere direttamente e che un comune del Nord opera già in questo modo. “Prendiamo atto del fatto che le nostre sollecitazioni dei giorni scorsi – dice il presidente dell’Ascom, Gianluca Manenti – hanno colto nel segno sebbene non si debba dimenticare la necessità di individuare con la massima attenzione tutti quegli aspetti che hanno finora rappresentato, per i contribuenti che vogliono pagare le tasse ma che non hanno la possibilità di farlo in questo momento di crisi, un punto dolente. Come associazione di categoria chiediamo che su questo aspetto si presti la massima attenzione. E’ indispensabile puntare alla realizzazione di percorsi virtuosi che garantiscano chi vuole adempiere i propri doveri ma non ha l’opportunità, in questa fase, per poterlo fare”.

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