“LA FASCIA COSTIERA DI ISPICA UNA PRIORITÀ”

Una rappresentanza del Comitato Santa Maria del Focallo-Marza, residenti, alcuni commercianti e titolari di piccole strutture ricettive hanno accolto l’invito del Circolo “John Fitzgerald Kennedy” del Partito democratico di Ispica a discutere dei problemi della fascia costiera. E’ iniziato così il confronto con la città che il circolo “Kennedy” ha avviato per l’elaborazione del programma in vista delle elezioni amministrative di primavera. E l’inizio dalla fascia costiera indica una priorità. 

“Per la prima volta – ha esordito il portavoce del costituendo circolo Gianni Stornello – un partito politico di Ispica tiene un confronto pubblico qui, su questo tema in una posizione di ascolto dei problemi. Non riteniamo di avere ricette pronte, pur avendo già delle idee – ha continuato Stornello – che partono dalla banale considerazione che Ispica è anche un comune costiero, che qui c’è un diffuso tessuto urbano che reclama il diritto di cittadinanza, come dimostra la tristissima vicenda della soppressione degli scuolabus o il fatto che alcune zone interne sono senza servizio di raccolta dei rifiuti”. E’ emerso come non possono essere ignorate le politiche di sicurezza del territorio e delle persone che vi abitano e vi soggiornano; una delle prime proposte è quella di dare alla fascia costiera ispicese dignità di soggetto territoriale unico, con la verifica dell’esistenza dei requisiti per farne una frazione o un’unica circoscrizione con una comune denominazione. “Importante la pianificazione territoriale coordinata e aggiornata – ha puntualizzato Stornello – visto che i piani particolareggiati e il piano commerciale in certi casi confliggono e non è più rinviabile il “Piano di utilizzo del demanio marittimo” che fra l’altro consente di garantire gli accessi alla spiaggia dalla litoranea a tutti, senza favoritismi, e il “Piano di completamento” che con una procedura molto snella sblocca la costruzione di piccole unità abitative, aiuta l’edilizia, fa incassare al Comune oneri di urbanizzazione da reinvestire sul posto per realizzare spazi pubblici, per favorire la nascita di attività commerciali, parcheggi, campeggi, aree attrezzate per i camper, eliminando le soste abusive e il campeggio fai-da-te sotto il Boschetto”. La ricerca di fonti alternative di finanziamento con risorse comunitarie è stata un’altra proposta grazie alla quale attuare un Piano straordinario di infrastrutture, a partire dalla rete idrica e fognaria, alla depurazione, alla pista ciclo-pedonale parallela a Boschetto e Litoranea, alle connessioni digitali, all’illuminazione pubblica alimentata da energia solare.

Un aspetto rilevante ha riguardato lo sfruttamento delle risorse naturali uniche, come il vento, che fa del mare di Santa Maria del Focallo uno dei posti migliori d’Italia per la pratica del kite surfing: logico pensare all’organizzazione di un evento a respiro nazionale che promuova una peculiarità delle zona. Altre proposte: la creazione di una rete fra le attività commerciali e l’istituzione di un Tavolo di coordinamento, concepito come una conferenza dei servizi permanente, fra Comune, Capitaneria di porto, ex Provincia, Forestale, Consorzio di bonifica, Assessorato regionale Territorio e Ambiente per coordinare gli interventi di competenza, senza lungaggini e scarichi di responsabilità.

 

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