La carica dei 500 alla Filippide: la maratona “antica” che accende l’alba iblea

Nel cuore della notte, quando la Sicilia dorme ancora, cinquecento atleti daranno vita a una delle corse più affascinanti e fuori dal tempo d’Italia: la Filippide, giunta alla 17ª edizione, in programma domenica 3 agosto, con partenza alle 4:30 da Chiaramonte Gulfi.

Una maratona “epica” in tutti i sensi: ispirata al messaggero greco da cui prende il nome, si corre senza tecnologia, senza cronometri al polso, senza musica nelle orecchie. Solo gambe, fiato e determinazione. I ristori? Acqua, frutta e cibo naturale. Il premio? Una corona d’alloro. L’onore? Immenso.

8 nazioni al via: l’alba parla internazionale

Saranno circa 500 i partecipanti, provenienti da 8 nazioni, pronti a sfidare i 42 chilometri di percorso in un viaggio che unisce sport, mito e territorio. Dopo aver attraversato campagne e borgate, i corridori passeranno davanti al Castello di Donnafugata, dove entreranno in scena anche i partecipanti della Filippide Castle, prova più breve che condividerà con la “maratona madre” il tracciato finale.

L’arrivo è previsto dalle 7:00, nel luogo simbolo della televisione italiana: davanti a Casa Montalbano, a Punta Secca.

Una sfida tra campioni (e senza tempo)

Tra i favoriti, spicca il nome di Lorenzo Lotti, vincitore della Straragusa 2025, che dovrà vedersela con Sebastiano Foti (secondo alla Baroque Race), Enzo Taranto, già trionfatore nel 2018 e capitano dell’Atletica No al Doping, società organizzatrice, e Salvatore Gianchino, che conosce bene il fascino e la durezza della Filippide.

Accanto alla corsa competitiva, anche la Walking Castello, evento collaterale dedicato alla camminata sportiva e al benessere. Centinaia di partecipanti si cimenteranno in questo percorso alternativo per vivere lo sport in modo inclusivo e sostenibile.

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