È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA BATTAGLIA NAVALE
21 Set 2013 21:58
Il momento politico è quello giusto: così come, per esempio nel Mediterraneo, in occasioni di eventi di crisi, si muovono le unità navali, per apparenti esercitazioni, così i grossi calibri piombano sul palcoscenico dell’attuale teatrino politico.
A farlo è Sonia Migliore, nella qualità di coordinatore cittadino dell’UDC, che insieme ai vice e ad altre firme buone per dare peso al comunicato, lancia un missile diretto verso Palermo per colpire il presidente della Regione, non scartando l’ipotesi che l’arma possa incocciare l’incauto viandante che i trovasse a passare verso quella direzione.
Come è d’uopo in queste occasioni, riportiamo integralmente il testo del comunicato:
SI E’ RIUNITO IL COORDINAMENTO CITTADINO DELL’UDC DI RAGUSA: “FORTI LE PERPLESSITA’ SULLE POLITICHE DEL GOVERNO CROCETTA”
Il coordinamento cittadino dell’Udc di Ragusa, dopo un lungo e approfondito dibattito con la presenza di numerosi iscritti e militanti, manifesta vivissima preoccupazione per la crisi infinita che attraversa la città di Ragusa, l’intera provincia e la stessa Regione siciliana, che colpisce sempre più le crescenti fasce di povertà, le famiglie e le imprese e investe in modo insopportabile le giovani generazioni e la loro stessa speranza di trovare una occupazione. A fronte di un quadro così drammatico, esprimiamo forti perplessità in merito alle politiche del Governo Crocetta, che l’Udc ha sostenuto in termini decisivi, e nei riguardi del quale il nostro partito, oggi, appare sostanzialmente “ostaggio” rispetto all’individuazione di un nuovo “centralismo crocettiano”. La politica della denuncia del malaffare, di alto impatto mediatico, che di certo condividiamo pienamente, non può però sostituire concrete politiche di sviluppo e di lavoro al servizio della Sicilia. Ad esempio, la denuncia del malaffare sulla formazione diventa atto di governo concreto se in parallelo salvaguarda la formazione sana e il lavoro di migliaia di famiglie. Sarebbe auspicabile che il presidente Crocetta smettesse di fare campagna elettorale partitica, sulla base di una politica degli annunci e del centralismo, com’è dimostrato da una Sicilia commissariata attraverso soggetti di parte, situazione che ci ricorda l’esperienza di Lombardo. In un contesto socio-economico così drammatico, riteniamo quindi che i deputati della provincia di Ragusa dovrebbero unitariamente incidere sul presidente della Regione per attuare una politica di occupazione e che, invece di tenere i lavoratori del Corfilac, del Consorzio universitario, della formazione, etc., senza stipendi e senza alcuna prospettiva concreta, significa di fatto attuare processi di “macelleria sociale” che lo stesso Crocetta ha tanto vituperato in campagna elettorale: preferiamo meno rivoluzione teorica e più lavoro nei fatti che di certo non può essere risolto con i miseri cantieri di lavoro. Lo stesso invito viene ribadito ai deputati iblei, ad occuparsi di più e in sinergia tra di loro della provincia di Ragusa in modo concreto e non con evanescenti tour turistici di assessori vari o peggio ancora di intere Giunte regionali in trasferta che non sono riuscite a risolvere per esempio nessuno dei problemi dell’agricoltura. Il coordinamento cittadino dell’Udc si augura che questa e altre problematiche diventino oggetto di iniziative del partito provinciale che è chiamato ad affrontare rapidamente anche i temi della sua operatività e del rinnovo della sua classe dirigente anche e soprattutto in riferimento allo scenario del panorama politico nazionale nel quale l’Udc è chiamato ad occupare uno spazio politico che deve andare oltre l’Udc stesso e operare per la costruzione di un vero e vitale partito popolare italiano che sappia contrapporsi alle ali estreme della Destra e della Sinistra.
Conoscendo la Migliore e la sua tradizione politica, si può intuire un ventaglio di strategie che si dipartono da un nodo baricentrico come raggi per dare equilibrio alla ruota che sta girando impazzita.
Dopo aver commesso, forse, l’errore più grande della sua carriera politica non insistendo nella candidatura a Sindaco che, alla luce degli eventi, si sarebbe potuta rivelare vincente, se non altro per la novità di avere un Sindaco donna, cosa che, forse, da sola avrebbe soddisfatto la voglia di nuovo dei ragusani, era impossibile pensare che l’ultimo assessore al turismo e alla cultura dell’era Di Pasquale potesse assistere immobile e indifferente ai grandi e diversi sconvolgimenti che si annunciano.
In mare aperto ci sono tutti, dal PD che cerca una nuova identità fra le sue diverse anime, a Forza Italia che si basa su quella perdente dei fondatori, alle varie formazioni minori che, come sempre, vogliono essere della partita, perché si sa che nella battaglia navale anche la nave più piccola può essere determinante per la vittoria.
Se alla base del comunicato c’è un efficiente apparato di comunicazione, il messaggio può servire anche solamente per creare visibilità, altrimenti è impensabile che la corazzata Crocetta possa essere impensierita dai residui di quello che fu il partito di Peppe Drago. Lo stesso tono delle critiche al Presidente è, volutamente, più da Bignami che da dizionario enciclopedico, un modo per brandire una lametta che non potrà essere mai un coltello affilato in grado di penetrare la vittima.
L’affondo è invece diretto al parlamentare di riferimento che sembra tirato in ballo insieme ai colleghi della provincia ma è facilmente identificabile come il tour operator che ha portato a spasso per la provincia gli assessori della Giunta Crocetta.
La stessa richiesta di rinnovamento della classe dirigente tradisce il bersaglio dell’ammutinamento e lascia trapelare i contorni ancora indecifrabili della strategia che, stranamente, non vede coinvolto il Ministro D’Alia, mentre si parla di partito popolare italiano che viene visto come forza alternativa ai blocchi di destra e sinistra.
Ma in politica nulla è scontato, queste potranno essere solo illazioni arbitrarie, l’obiettivo è un altro?
© Riproduzione riservata