L’ AZIONE GIUDIZIARIA IN CORSO INTERFERISCE SUGLI SVILUPPI DELL’ATTIVITÀ DELL’AEROPORTO?

Eravamo stati buoni profeti , forse ignari forse consapevoli , che qualcosa stava girando per il verso giusto, nelle riflessioni personali pubblicamente fatte la scorsa settimana dalle pagine di questo giornale circa alcuni interrogativi sul mancato decollo dell’Aeroporto di Comiso.

Sull’onda di un mio personale sdegno, comune a tanti,  per  le carenze riscontrabili nella gestione dell’Aeroporto di Catania, con bagni fatiscenti, consegna dei bagagli affidati alla pallina di una roulette di un casino , sia  nei tempi che nella certezza dell’effettiva consegna, una baraonda micidiale dovunque  ma una percezione sconfortante di essere depredati in qualunque posto, al bar, ai posteggi  ed in qualunque servizio a pagamento, basta riflettere attentamente per avere la certezza  di trovarsi dinanzi ad una gallina dalle uova d’oro, ma in pari tempo il sospetto che il padrone del pennuto difficilmente potrebbe liberarsi a cuor leggero di parte degli enormi introiti che assicura la gestione di quell’aeroporto di Fontanarossa a beneficio di un altro scalo che pure controlla.

Fanta ricostruzione , sospetti di facile conio , qualunquismo a buon mercato ? Probabilmente si, ma il sospetto rimane, avvalorato ora dall’attività investigativa  della magistratura, appena pochi giorni fa approdata ad un sequestro di tutti gli atti dell’appalto per la gestione, che fanno temere una turbativa d’asta. Anche se ancora non si possono formulare   certezze in merito all’esistenza di illeciti, non siamo più nel campo dei sospetti, ma della cronaca giudiziaria pura. E ‘ questa non è fantasia, ma realtà appena recente.

Ancora più sgomenti si rimane nell’apprendere del sequestro giudiziario degli impianti radar di Niscemi  per la violazione delle normative ambientali.

Sull’abbrivio delle proteste lodevolmente articolate dai vari movimenti e gruppi organizzati o spontanei formatisi nel territorio, la magistratura finalmente ha mosso i primi passi , dando speranza e conforto a quanti paventano un nesso funzionale fra radar e salute dei cittadini del comprensorio e incidenza pericolosa per il funzionamento dei vettori aerei.

D’altronde, come denunciavamo nel precedente articolo, nessuno finora, tra le Pubbliche Autorità, ha ufficialmente  smentito simile nesso, nè tanto meno il potente burocrate Vito Riggio, egregiamente segnalatosi  finora per arrampicarsi sugli specchi e trovare una scusa dopo l’altra, sempre meno credibile, a negare l’utilità dell’Aeroporto di Comiso, struttura costata parecchie decine di milioni di euro pubblici , è bene ricordare.

Personalmente, come Direttore artistico del Premio ragusani nel Mondo, sono fiero di aver aderito ad una richiesta di uno dei principali collaboratori ,Emanuele Cavarra, quale esponente del NO MUOS, di inserire nella serata del Premio una pubblica denuncia sulla pericolosità di tale impianto, che emette una luce sinistra  per il probabile insorgere di malattie tumorali.

Abbiamo dovuto aspettare l’ennesima iniziativa della magistratura, lodevole e benvenuta, per dare speranza ai movimenti e ai singoli cittadini che hanno, nel silenzio totale delle Autorità, e nel totale disprezzo o ignoranza dei politici, (o  collusione..?) , denunziato l’insorgere possibile di questi tragici pericoli, anche se l’azione della Magistratura è ispirata dall’accertamento di una violazione alle normative ambientali. Ma se il sequestro dell’impianto rimarrà cosa ferma, e aprirà le coscienze delle nuove classi dirigenti regionali (se mai saranno realmente nuove …???) ad una maggiore sensibilizzazione sul problema, bisogna strappare una collettiva bottiglia di buon spumante italiano. Evviva….davvero!!!

Sembrerebbe ora che turbativa d’asta sulla modalità di gestione della gara d’appalto e sequestro degli impianti radar possano accelerare l’auspicato decollo dell’Aeroporto di Comiso. La firma della  Convenzione da parte dell’Enav è stata data per certa. Il Sindaco di Comiso e l’On.Di Giacomo si dicono pubblicamente certi della prossima apertura, forti delle assicurazioni ministeriali e di presunti accordi con grosse compagnie aeree.

Il cuore ci porta ad essere ottimisti  ma la ragione  ci fa rimanere sempre su un piano di cauta attesa. Troppe volte nel passato la comunità iblea è rimasta delusa, ed è facile prevedere che le forze ostili all’apertura dell’Aeroporto non hanno deposto  ancora le loro potenti  armi. Fra l’altro, ove venisse annullata la gara di appalto e revocata  alla SAC /SOACO la gestione, si tornerebbe al punto di prima e si ripiomberebbe nel caos o nella massima incertezza. Vien da dubitare che sia un esito augurabile…!

Non va sottaciuta poi la questione del personale di controllo già assegnato e pagato e momentaneamente parcheggiato presso i Vigili del Fuoco di Ragusa, con costi già certi ma senza collegamento all’affettiva apertura dell’Aeroporto. Quando si dice che si compra il secchio prima ancora di fare il pozzo….Storia di ordinati sprechi!

Al sig. Vito Riggio poi, potente burocrate da sempre al vertice della struttura di controllo degli Aeroporti, sul cui comportamento sarebbe facile sollevare più di una perplessità, vorremmo ricordare che forte è l’attesa  per l’apertura dell’Aeroporto anche presso migliaia di nostri conterranei del nord Italia, dell’Europa e del mondo intero. Nel nostro operare come Associazione Ragusani nel Mondo, ci troviamo giornalmente a intercettare da parte loro lo stupore per i ritardi riscontrati  e domande chiarificatrici. Non è facile dare una risposta e districarsi nel ginepraio di una vicenda dallo  squallore tipicamente italiano, o forse siciliano, ma di cui siamo fortemente penalizzati come provincia e territorio.

Sig. Vito  Riggio, nel business plan da Lei paventato al minimo regime per il movimento passeggeri dell’Aeroporto consideri anche queste attese, che di certo non saranno la soluzione del problema, ma che rappresentano un atto di amore e di affetto per la loro terra da parte di tanti nostri conterranei all’estero per ragioni di lavoro.

Non so pero’ se  il problema sia di Suo interesse…!

Sebastiano D’Angelo – Direttore dell’Associazione Ragusani nel Mondo

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