“Italia Policentrica”: Modica tra le 157 città con più lavoro, più qualità della vita, più crescita

Modica entra ufficialmente nella mappa delle 157 città intermedie italiane individuate dal Rapporto “L’Italia policentrica. Il fermento delle città intermedie”, presentato a Roma nei giorni scorsi e realizzato dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne per Unioncamere, in collaborazione con Mecenate 90.

Un documento scientifico che offre una fotografia socio-economica del Paese, individuando quei centri non metropolitani che riescono a combinare sviluppo economico, benessere sociale e resilienza demografica.

Tra le 157 città, 9 si trovano in Sicilia: Caltagirone, Castelvetrano, Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Modica, Ragusa e Siracusa. Due, dunque, nella sola provincia di Ragusa.

Le città intermedie, secondo la ricerca, rappresentano oggi uno dei motori più vitali del Paese. I dati parlano chiaro:

  • +16% di valore aggiunto pro-capite rispetto alla media italiana
    (34.154 euro contro 29.534 del resto del Paese – anno 2022)
  • Calo demografico più contenuto: –4,5% previsto tra il 2024 e il 2050
    (contro il –7,3% medio nazionale)
  • Indici di qualità della vita superiori: +7,3% rispetto alle città metropolitane
    e addirittura +27% rispetto alle altre città italiane

Secondo gli autori del rapporto, queste città “producono ricchezza, trattengono popolazione, sviluppano welfare locale, promuovono cultura e innovazione” diventando un modello per il futuro dell’Italia.

Modica, insieme a Ragusa, secondo questo studio, si colloca in uno dei contesti più dinamici dell’Isola. La presenza di imprese competitive, produzioni di qualità, una solida rete commerciale e servizi distribuiti sul territorio contribuiscono a definire un’area iblea tra le più attive del Sud.

Secondo il rapporto,le città intermedie sono capaci di trattenere popolazione, contrastando lo spopolamento tipico del Mezzogiorno; sedi di imprese innovative e Made in Italy di eccellenza; espressione di dinamismo sociale e culturale, con forte senso di comunità; promotrici di rigenerazione urbana e riqualificazione dei quartieri; punti di connessione tra centri minori e reti territoriali più estese; capaci di integrare risorse pubbliche e private nella governance locale.

Modica, con la sua economia diversificata, il comparto agro-alimentare e dolciario, la vivacità culturale e la forte identità storica, risponde pienamente a questo modello.

A commento dei dati del rapporto, il sindaco di Modica ha espresso soddisfazione: “Modica è fra le città italiane dove c’è più lavoro, si produce di più e si vive meglio. Lo scrive una recente ricerca scientifica: ‘L’Italia policentrica. Il fermento delle città intermedie’. È stata presentata a Roma e pone le cosiddette ‘città intermedie’ come eccellenza del benessere del Paese e luoghi dove esiste senso di comunità.”

“Sono 157 in Italia, 9 in Sicilia. Modica c’è! Sono città dove si resiste al calo demografico, si crea valore aggiunto pro-capite e c’è un indice di qualità della vita superiore anche del 27% rispetto al resto del Paese.”

“Qui si promuove la cultura della condivisione, esistono imprese di alta qualità e si argina lo spopolamento rigenerando e riqualificando secondo i più moderni concetti di vivibilità. Fa piacere constatare che uno studio basato su dati scientifici — e non su impressioni — confermi che Modica offre una qualità della vita tra le migliori d’Italia.”

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