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“Italia Policentrica”: Modica tra le 157 città con più lavoro, più qualità della vita, più crescita
02 Dic 2025 10:30
Modica entra ufficialmente nella mappa delle 157 città intermedie italiane individuate dal Rapporto “L’Italia policentrica. Il fermento delle città intermedie”, presentato a Roma nei giorni scorsi e realizzato dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne per Unioncamere, in collaborazione con Mecenate 90.
Un documento scientifico che offre una fotografia socio-economica del Paese, individuando quei centri non metropolitani che riescono a combinare sviluppo economico, benessere sociale e resilienza demografica.
Tra le 157 città, 9 si trovano in Sicilia: Caltagirone, Castelvetrano, Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Modica, Ragusa e Siracusa. Due, dunque, nella sola provincia di Ragusa.
Le città intermedie, secondo la ricerca, rappresentano oggi uno dei motori più vitali del Paese. I dati parlano chiaro:
- +16% di valore aggiunto pro-capite rispetto alla media italiana
(34.154 euro contro 29.534 del resto del Paese – anno 2022) - Calo demografico più contenuto: –4,5% previsto tra il 2024 e il 2050
(contro il –7,3% medio nazionale) - Indici di qualità della vita superiori: +7,3% rispetto alle città metropolitane
e addirittura +27% rispetto alle altre città italiane
Secondo gli autori del rapporto, queste città “producono ricchezza, trattengono popolazione, sviluppano welfare locale, promuovono cultura e innovazione” diventando un modello per il futuro dell’Italia.
Modica, insieme a Ragusa, secondo questo studio, si colloca in uno dei contesti più dinamici dell’Isola. La presenza di imprese competitive, produzioni di qualità, una solida rete commerciale e servizi distribuiti sul territorio contribuiscono a definire un’area iblea tra le più attive del Sud.
Secondo il rapporto,le città intermedie sono capaci di trattenere popolazione, contrastando lo spopolamento tipico del Mezzogiorno; sedi di imprese innovative e Made in Italy di eccellenza; espressione di dinamismo sociale e culturale, con forte senso di comunità; promotrici di rigenerazione urbana e riqualificazione dei quartieri; punti di connessione tra centri minori e reti territoriali più estese; capaci di integrare risorse pubbliche e private nella governance locale.
Modica, con la sua economia diversificata, il comparto agro-alimentare e dolciario, la vivacità culturale e la forte identità storica, risponde pienamente a questo modello.
A commento dei dati del rapporto, il sindaco di Modica ha espresso soddisfazione: “Modica è fra le città italiane dove c’è più lavoro, si produce di più e si vive meglio. Lo scrive una recente ricerca scientifica: ‘L’Italia policentrica. Il fermento delle città intermedie’. È stata presentata a Roma e pone le cosiddette ‘città intermedie’ come eccellenza del benessere del Paese e luoghi dove esiste senso di comunità.”
“Sono 157 in Italia, 9 in Sicilia. Modica c’è! Sono città dove si resiste al calo demografico, si crea valore aggiunto pro-capite e c’è un indice di qualità della vita superiore anche del 27% rispetto al resto del Paese.”
“Qui si promuove la cultura della condivisione, esistono imprese di alta qualità e si argina lo spopolamento rigenerando e riqualificando secondo i più moderni concetti di vivibilità. Fa piacere constatare che uno studio basato su dati scientifici — e non su impressioni — confermi che Modica offre una qualità della vita tra le migliori d’Italia.”
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