ITALIA DEI VALORI RISPONDE AL CONSIGLIERE ILARDO

Dopo avere letto i comunicati di Ilardo, capogruppo della lista DiPasquale, abbiamo sempre la percezione di trovarci dinanzi ad un “materiale” straordinario sia per le commedie che per il teatro. Ilardo difende l’indifendibile, tenta di riparare il sole con la rete, prova a “scalare”ininterrottamente gli specchi scivolando maldestramente e rovinosamente e lo diciamo a malincuore, evitando di addentrarci in Plauto, Molière e Pirandello, conoscendo l’intelligenza del capogruppo Ilardo sempre più impegnato a recitare perennemente la parte del “guardiano dell’involuzione” ! Certo IdV “non ha idea di come funzionano certi processi dell’attività amministrativa e politica al Comune di Ragusa” ma ha abbastanza conoscenze di diritto amministrativo per comprendere gli atti amministrativi. Noi affermiamo che le delibere della G.M. di Ragusa n. 513 e 514 del 10.12.2010 sono politicamente vergognose perché fanno pagare ai Cittadini Ragusani la difesa di multinazionali che perseguono interessi particolaristici, legittimi, ma privati. Con l’aggravante che quegli interessi, per affermarsi, danneggiano il patrimonio comunale che ha natura collettiva tutelata Costituzionalmente. La parte motiva delle delibere è estremamente esemplificativa di ciò che affermiamo; siccome l’adozione del Piano Paesaggistico (che ricordiamo essere un obbligo di Legge) contrasta con gli interessi della società  :”la società ritiene che i provvedimenti impugnati siano gravemente lesivi per la società stessa..” allora il Comune di Ragusa dimenticando di essere il tutore del patrimonio paesaggistico e del territorio comunale decide di contribuire economicamente alla difesa della “società stessa”. L’apoteosi si tocca nella frase di Ilardo :”che poi i ricorrenti possano in qualche modo trarre ‘vantaggio processuale’ dall’autorevole adesione del Comune di Ragusa è un fatto puramente accidentale”. Tutto questo sarà sicuramente coerente con l’idea delle Istituzioni e di bene comune che ha l’amministrazione Di Pasquale ma è agli antipodi rispetto al concetto di bene comune e di interessi collettivi che sono, da sempre,  universalmente riconosciuti, concetti tali da rendere il caso Ragusa un caso più unico che raro. Per Ilardo vale la  “libertà” del Leviatano di Thomas Hobbes che è l’assenza di opposizione” noi lo rassicuriamo e continueremo ad opporci perché siamo per la libertà dei cittadini e conserviamo la passione dello sdegno che è operare per la libertà e l’affrancamento dei Cittadini per una semplice scelta morale che esclude i “calcoli” e che è, per dirla con Bobbio  “l’arma senza la quale non vi è lotta che duri ostinata, senza la quale, vittoriosi, ci si infiacchisce, e vinti, si cede!” (d.d.)

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