ISTITUITA TASSA DI SOGGIORNO A COMISO

Istituita l’imposta di soggiorno nel territorio del Comune di Comiso. Ne danno notizia il sindaco Filippo Spataro e l’assessore al Turismo e Sviluppo economico Sandra Sanfilippo.“E’ un’imposta che ormai è stata adottata da tutti o quasi tutti i comuni italiani per migliorare i servizi offerti al turista – ha osservato l’assessore Sanfilippo -. In quest’ottica ci siamo mossi. In particolare, il gettito derivante è destinato a uno o più scopi.  Potranno essere finanziati, ad esempio, interventi di manutenzione, fruizione e recupero di beni culturali e ambientali ricadenti nel territorio comunale al fine di garantire una migliore e adeguata fruizione ovvero interventi per la promozione e la valorizzazione di manifestazioni tradizionali e identitarie della città, nonchè dei relativi servizi pubblici locali. Una parte di questo gettito, inoltre, potrebbe essere destinato al coofinanziamento di interventi promozionali da realizzarsi in collaborazione con la Regione egli Enti Locali e allo sviluppo di punti d’accoglienza e informazione dei turisti. Altra possibilità riguardaa il finanziamneto dell’adeguamento delle strutture ricettive e dei servizi pubblici all’accesso degli animali domestici, ai progetti di sviluppo degli itinerari turistici e dei criteri di eccellenza, anche in ambito intercomunale, alla incentivazione di progetti volti a favorire il soggiorno di giovani, famiglie e anziani presso le strutture ricettive ubicate nel territorio comunale durante i periodi di bassa stagione”. Paga l’imposta chi pernotta in strutture ricettizie nel territorio comunale e non risulta iscrittoall’anagrafe del Comune di Comiso. Il regolamento prevede l’esenzione per alcune categorie di persone, tra i quali minori di 10 anni e disabili e tutti coloro che soggiornano nel territorio comisano dal 15 gennaio al 15 marzo e dal 1° novembre al 15 dicembre. Ciò per favorire la destagionalizzazione. Prevista altresì la riduzione del 30% per partecipanti a gite scolastiche e componenti di gruppi sportivi. L’imposta è dovuta per persona e per pernottamento nel limite massimo di sette pernottamenti consecutivi nella stessa struttura ricettiva. Le tariffe applicate variano secondo la tipologia di struttura: 2 euro per alberghi a ciqnue stelle o superiori, 1,50 euro per alberghi fino a quattro stelle, 1 euro per B&B, 0,75 per la tipologia dell’albergo diffuso, 0,50 per campeggi e ostelli della gioventù. Il sindaco Filippo Spataro ha posto l’accento sulla volontà di concertazione messa in atto dall’Amministrazione comunale non solo per quanto ha riguardato la fase della ideazione e configurazione dell’imposta ma anche dopo.  E’ stato  previsto un tavolo tecnico di cui fanno parte il sindaco o un suo delegato, l’assessore al Turismo, un rappresentante delle associazioni alberghiere e delle altre categorie costituite in associazioni e consorzi, un rappresentante dei consumatori costituiti in associazione, quattro consiglieri comunale, due di maggioranza e due d’opposizione, designati dal Consiglio comunale. “Si tratta di  un osservatorio permanente col compito di monitorare gli effetti dell’applicazione dell’imposta e di formulare eventuali proposte correttive – ha spiegato il sindaco Spataro -. Il tavolo tecnico è convocato dall’assessore al Turismo periodicamente ma almeno una volta ogni quadrimestre, per monitorare l’applicazione dell’imposta con particolare riferimento alla destinazione dei fondi da essa ricavati. Ritengo sia questo un atto di trasparenza, di democrazia e altresì di dialogo affinchè prevalga anche in questo caso una gestione limpida che consenta a tutti, utenti e gestori, di rendere efficienti i servizi offerti e piacevole il soggiorno in città. Penso si possa ben presto istaurare un circolo virtuoso capace di incrementare i flussi turistici soprattutto con riguardo alle numerose agevolazioni tariffarie che sono state previste”.

 

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