“INVITO ALLA LETTURA” TORNA ANCHE IN ESTATE A MARINA DI RAGUSA

“Se ti abbraccio non aver paura”. E’ ai primi posti della classifica dei libri più venduti. Forse perché la storia raccontata è forte, appassionante e i protagonisti sono reali: Franco Antonello, un padre di cinquant’anni e Andrea, suo figlio di sedici anni, autistico. Forse perché il loro viaggio di tre mesi “on the road” tra Stati Uniti e America del Sud ha qualcosa di straordinario. Forse perché l’autore con la sua scrittura ha trasformato una esperienza personale in una grande avventura per tutti coloro che la leggono. Lo scrittore Fulvio Ervas sarà venerdì 10 agosto in piazza Torre a Marina a partire dalle 22, per il primo degli appuntamenti di “Invito alla lettura” predisposti dall’assessore alla Cultura del Comune di Ragusa, Sonia Migliore, nell’ambito dell’Estate iblea. “Prosegue idealmente, anche durante la stagione estiva – precisa l’assessore Migliore – il percorso già partito nei mesi scorsi, grazie al sostegno del sindaco Nello Dipasquale, con gli incontri in biblioteca che hanno riscosso un grande successo e un apprezzamento non ordinario da parte di chi ha assistito alle conversazioni con gli autori. E’ lo stesso leit motiv che intendiamo riproporre anche stavolta sapendo che si tratta di una esperienza mai attuata prima a Marina in estate e che intendiamo sperimentare sicuri di ottenere un consistente riscontro. Perché la cultura non va mai in vacanza, perché c’è sempre qualcosa da dire, da immaginare, qualcosa su cui riflettere, soprattutto quando si ha la possibilità di conoscere da vicino un autore eclettico come Fulvio Ervas che avrà modo di raccontarci molto del suo essere scrittore. Fare cultura significa anche confrontarsi con chi fa cultura. E Fulvio Ervas, autore di grande prestigio in Italia, è proprio tra questi. E per noi sarà un onore poterlo accogliere”. Attraverso il romanzo in prima persona che Ervas ha scelto di scrivere per rendere omaggio ad un’amicizia nata dalla volontà di testimoniare la potenza dell’amore, l’autore ha messo in luce come quest’ultima sia capace di scavalcare la disabilità, oltre a rendere omaggio alla commozione che evoca la capacità di ascolto di un padre per il figlio.

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