Intossicazione letale a Ragusa: l’antidoto arriva da Agrigento in extremis e salva la vita

Un’intossicazione potenzialmente letale, una corsa contro il tempo, e un antidoto che arriva giusto in tempo per salvare una vita. È successo tutto in poche ore tra Agrigento e Ragusa, dove un paziente in condizioni critiche è stato strappato alla morte grazie alla prontezza della rete nazionale dei centri antiveleni.

Il caso

Il caso si è verificato il 4 giugno: un uomo ricoverato d’urgenza all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa presentava i sintomi di una grave intossicazione da glicole etilenico, una sostanza tossica presente in diversi prodotti di uso domestico e industriale, tra cui il liquido antigelo. In questi casi, la terapia d’urgenza richiede la somministrazione immediata del fomepizolo, un antidoto salvavita raro e non sempre disponibile in ogni struttura ospedaliera.

A rispondere all’appello è stata l’Unità operativa complessa di Farmacia dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, da poco entrata a far parte della Rete nazionale dei centri antiveleni che fa capo al centro specializzato di Pavia. Il medicinale è stato reperito, preparato e inviato nel giro di poche ore grazie al coordinamento della rete Sav – Servizio Antiveleni dell’Asp agrigentina.

Il paziente, trattato in tempo con il fomepizolo, è ora fuori pericolo.

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