Continua a crescere la curva dell’influenza in Italia. Nell’ultima settimana monitorata dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Un dato che conferma l’accelerazione della stagione influenzale e l’aumento della pressione sui servizi sanitari. […]
INTITOLATA A SUOR CATERINA DI PASQUALE LA PIAZZA DI CONTRADA PUNTARAZZI
28 Gen 2011 17:37
Una piazzetta di campagna, in contrada Puntarazzi a Ragusa, da ieri mattina, assume il nome di una suora, Madre Caterina Di Pasquale, fedele discepola della beata Maria Schininà.
L’intitolazione, avvenuta alla presenza di molte autorità civili e militari, tra cui il questore di Ragusa Filippo Barboso, il sindaco Nello Di Pasquale, il capitano dei carabinieri Alessio Artioli e il vescovo del capoluogo ibleo Paolo Urso, è stata allietata dai canti dei bambini dell’istituto del SS. Redentore che hanno dato una nota di freschezza e colore alla manifestazione.
Ma è attraverso le parole del vescovo Paolo Urso che si rintraccia la dimensione umana di Suor Caterina Di Pasquale- Diverse strade sono state intitolate a persone conosciute- afferma- ma Suor Caterina è stata la continuazione di Maria Schininà, fondatrice delle suore del Sacro Cuore. Che l’amministrazione comunale ritenga queste donne importanti per la crescita umana dei ragusani, è un segno da apprezzare. Di questo sono veramente grato. Il riferimento alle strade, alle piazze e ai nomi a cui sono intitolate, diventa occasione da utilizzare al massimo nell’ottica educativa dei nostri giovani-.
Madre Caterina Di Pasquale nasce a Ragusa il 21 febbraio 1875 da famiglia di modeste origini; entrò ben presto a far parte delle Figlie di Maria, un’associazione allora assai fiorente a Ragusa. Il primo gennaio 1900, fece il suo ingresso tra le suore del S. Cuore, prendendo i voti.
Ben presto, distintasi per le sue qualità morali e spirituali, divenne la confidente più intima della Beata Schininà. Alla sua morte, le suore vollero affidarsi a suor Caterina, che in poco tempo, lavorò per l’apertura di diverse case del Sacro Cuore in Sicilia ed in altre regioni italiane.
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