INTERVISTA A CARMELO PORTELLI NEO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Carmelo Portelli da pochi giorni nuovo presidente del Consiglio Comunale a Santa Croce Camerina. Succede a Maria Zisa, dimessosi dalla carica, ufficialmente per motivi familiari e lavorativi. Esperienza ultradecennale come consigliere comunale. E’ stato seduto ai banchi della maggioranza durante la giunta Schembari. La sua preparazione, il suo rapportarsi in modo corretto e appropriato alla carica e ai colleghi l’hanno proiettato al centro della scena politica da protagonista.

D: Due sedute. Due belle gatte da pelare

R: Una grande emozione. Decisioni importanti, ma è prevalsa la voglia di portare il Consiglio al centro del dibattito.

D: Per il sindaco la sua nomina “non è stata una bella notizia”

R: Voglio credere che la sua, sia stata una considerazione rivolta a quella che era la sua maggioranza ma che di fatto non esiste più.

D: Ha fatto discutere la sua decisione di riportare all’attenzione della civica assise il piano triennale che in prima seduta è stato bocciato, o meglio. Non approvato.

R: E’ stata una specifica richiesta del sindaco. In un bilancio quasi commissariato era indispensabile tendere la mano. Per questo mi sono affidato al segretario comunale che ha dato parere favorevole e quindi ho portato la discussione in aula.

D: Ma non tutti hanno votato a favore.

R: Qualificante l’intervento del consigliere Pluchino. E’ giusto che tutti si esprimano secondo coscienza.

D: Cosa cambierà con la sua presidenza.

R: La collega Zisa è stata il parafulmine di questa amministrazione. Preparata e precisa non sempre è stata apprezzata. Per quanto mi riguarda e mi sento di parlare a nome di tutti i consiglieri di opposizione, il proposito è di non fare ostruzionismo politico ma politica. Quindi rassicuro il sindaco.

D: Troppo diplomatico. Adesso le chiedo di dare un voto al sindaco.

R: Tanta buona volontà ma dovrebbe dare spazio anche a chi apparentemente la contrasta. Sei per la buona fede.

D: Voto alla giunta?

R: Non do voto. Dovrei dare un cinque perché alcuni sono….accomodanti altri cinici. Do un’insufficienza perché  a scuola il cinque in base al professore era un buon voto. Un’insufficienza invece rimane un’insufficienza.

 

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