Negli ospedali della provincia di Ragusa si sta verificando una vera e propria fuga di medici, con dimissioni sempre più frequenti che stanno lasciando interi reparti sguarniti. La sanità pubblica iblea rischia, almeno in alcuni reparti, il collasso, schiacciata dalla carenza di personale e da condizioni di lavoro ormai insostenibili. Un problema che in verità […]
INSIEME CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE E LA CEMENTIFICAZIONE E PER LA SALVAGUARDIA E RIQUALIFICAZIONE DELLE NOSTRE SPIAGGE
13 Apr 2015 09:23
E’ un nuovo modello di escursionismo quello che Legambiente Ragusa sta sviluppando in questi anni: un attività fatta non soltanto per il piacere di camminare insieme apprezzando le bellezze della natura e della cultura, ma un escursionismo attivo, che interviene positivamente sulle aree visitate, vuoi effettuando contestualmente attività di pulizia, vuoi evidenziando e denunciando storture ed impatti ambientali a cui trovare soluzione.
Questo è ciò che Legambiente Ragusa, Fare verde Vittoria e Comitato per Randello hanno fatto nella loro visita domenicale dalla spiaggia di Randello alla spiaggia di Passo Marinaro all’interno della vasta area SIC dei Residui dunali della Sicilia Sud-Orientale. Un’area dalla bellezza mozzafiato sfregiata da costruzioni illegali che nessuna amministrazione ha avuto mai il coraggio di abbattere nonostante le diffide della Regione, l’ultima del giugno 2013, e le circolari assessoriali che impongono una lotta strenua, non di facciata, contro l’abusivismo edilizio. Ed infatti Abbattiamoli! è stato lo slogan e la richiesta pressante lanciata durante l’attività di trekking, al fine di ripristinare la legalità, la bellezza e la qualità ecologica degli ambienti e delle spiagge attraversate dai volontari partecipanti.
Un’iniziativa che non ha valenza solo ambientale e culturale (cosa che sarebbe di per sé ampiamente sufficiente) ma che diventa pressantemente di interesse economico: per fare solo un esempio secondo la Coldiretti il turismo naturalistico va in controtendenza e negli anni della crisi fa registrare un aumento del 21 per cento del fatturato, attestandosi alla cifra record di 11,9 miliardi nel 2014. Tutto il contrario accade a Ragusa dove il turismo è solo il pretesto per costruire nuovi inutili alberghi e strade, mentre uno dei beni più preziosi, le spiagge, si cedono ai privati e vengono riempite di orribili pennelli e barriere, dove non si interviene secondo legge contro l’abusivismo edilizio sul mare, dove si tollerano stabilimenti balneari abusivi sulle spiagge più belle e rimangono in piedi ruderi di vecchi villaggi turistici cadenti in mezzo alla vegetazione costiera ed ai ginepri coccoloni.
E’ necessario ristabilire al più presto la legalità effettuando gli abbattimenti: questo è quello che le associazioni ed i comitati chiedono alle istituzioni, in primis al Comune di Ragusa. E’ necessaria una risposta celere chiara e forte: in caso positivo non ci potrà essere altro che plauso; in caso contrario ci sarà la richiesta alla Regione Sicilia dell’invio di un commissario ad hoc che ponga fine a questo scempio.
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