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INCONTRO CON L’ASS. BRAFA PER DISCUTERE SULLE SORTI DEL BANDO LAVORO
23 Ott 2013 05:30
«I cinquanta mila euro destinati al bando-lavoro così come era stato previsto dall’ex commissario Margherita Rizza e dal prefetto Vardè, in accordo anche con la CGIL di Ragusa, non ci sono».
Queste le parole dell’assessore alle politiche sociali Brafa che ha incontrato una delegazione del comitato dei disoccupati recentemente costituitosi, alcuni esponenti del comitato degli “invisibili” (gli ex-sussidiati protagonisti della lotta contro i tagli ai servizi sociali portata avanti lo scorso dicembre 2012) nonché alcuni rappresentanti del partito comunista dei lavoratori e del Pd nella figura di Mario D’Asta.
Se in un primo momento l’ass. Brafa ha cercato di sviare la questione “bando-lavoro” (che lui stesso si era impegnato a rendere operativo dal primo settembre 2013) ponendo invece l’attenzione sui cantieri di servizio finanziati dalla regione, messo alle strette dalle tante pressioni di una risposta urgente in merito all’ “incriminato” bando-lavoro che invece significherebbe un’emancipazione epocale rispetto ai sussidi “a pioggia” elargiti dalle precedenti amministrazioni, Brafa risponde: «il mio impegno è quello che il prossimo uno novembre il bando-lavoro diventi operativo ma la somma che verrà stanziata sarà di 140.000 euro. Non un euro sarà dato da questa amministrazione per i sussidi».
Un punto cruciale questo su cui tutta l’assemblea si è dimostrata d’accordo, ovvero la dignità al lavoro e nessuna elemosina nei confronti di chi è in questo momento economicamente più svantaggiato.
Non si comprende perché, per la seconda volta durante l’incontro, l’ass. Brafa abbia poi nuovamente sviato il discorso verso le raccolte di beni di prima necessità che l’amministrazione sta portando avanti insieme ad alcuni plessi scolastici, associazioni di volontariato e aziende agricole.
Per Mario D’Asta del Pd invece «è vero si che la raccolta di derrate alimentari non risolvono il problema “lavoro” ma sono comunque un importante contributo nell’immediato sopravvivere».
Lavoro, lavoro, lavoro: è questa la parola che rimbomba in assemblea e che non può più aspettare nessuna altra urgenza istituzionale.
Ricordiamo che la messa in atto del bando lavoro vedrebbe la partecipazione delle cooperative sociali di tipo B , cosa che garantirebbe “finalmente” l’attuazione dei CCNL e di tutti gli ammortizzatori sociali previsti, in contrapposizione alla vecchia gestione dell’associazione Mondo Nuovo che non pagava i contributi ai lavoratori».
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