È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IN SCENA DAL 19 NOVEMBRE LA NUOVA PRODUZIONE TEATRO STUDI
06 Nov 2010 18:58
Una nuova produzione per il Centro Teatro Studi di Ragusa. Un lavoro, in fase di preparazione, dal grande impatto emotivo destinato a suscitare la massima attenzione da parte del pubblico in una città, quella del capoluogo, dove mancano le occasioni per assistere a rappresentazioni in grado di suscitare riflessioni, di porre interrogativi, di sollecitare le più recondite curiosità dell’animo. Fortemente voluta dal regista Franco Giorgio, andrà in scena, da venerdì 19 novembre (alle ore 21), per essere riproposta sabato 20 (sempre alle 21) e domenica 21 (alle 19), l’opera di Eric-Emmanuel Schmitt dal titolo “Variazioni enigmatiche”. Solo due gli attori in scena, Aldo Toscano e Alessandro Ferrari, per un evento teatrale destinato a caratterizzare l’autunno artistico della città di Ragusa. “E’ una pièce – dice il regista Franco Giorgio – che mi è molto vicina, non perché, come afferma Schmitt, è autobiografica, ma perché credo che tanti di noi si sono trovati, nella propria vita, ad affrontare problemi esistenziali che coinvolgono non soltanto la nostra sfera sentimentale ma anche, e soprattutto, il rapporto fra noi e gli altri, la doppiezza dell’essere umano, l’ambiguità delle relazioni”. “Variazioni enigmatiche” sarà portato in scena a “Il Palco” dell’associazione Masd di via Demostene 52, a Ragusa. Scritta nel 1995, l’opera è forse la più complessa di Schmitt, che ha sviscerato qui gran parte dei temi a lui più cari. Il titolo prende spunto da un’opera sinfonica del compositore inglese Edward Elgar. “Mi sono subito innamorato di questo testo – aggiunge Franco Giorgio – sin dalla prima lettura. E’ diverso dai testi che di solito si portano in scena. Diverso perché mi ha costretto (in senso positivo) a riflettere sulla vita. E, in particolare, sulle debolezze, sulla mania di grandezza di ognuno di noi che molto spesso (per non dire sempre) nasconde una profonda incertezza, sui rapporti umani che la quotidianità occulta e imprigiona”. Le prove del nuovo lavoro del Centro Teatro Studi, movimento di ricerca e formazione teatrale che ormai da oltre vent’anni opera in città con risultati di grande prestigio, sono entrate nel vivo per dare vita ad un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati delle opere d’autore. (m.c.)
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