IN MANETTE QUATTRO CITTADINI EXTRACOMUNITARI

Domenica mattina si era presentato presso la Compagnia dei Carabinieri di Modica per denunciare il furto subito il giorno precedente quando ignoti ladri avevano frantumato il finestrino della sua automobile, parcheggiata in Via Gallinara, rubando un tablet custodito all’interno del veicolo. Formalizzata la denuncia i militari dell’Arma si sono subito recati nel luogo del misfatto. Fondamentale nelle indagini è stata la collaborazione e la sinergia degli abitanti del quartiere. I militari hanno, quindi, sottoposto ad accurata perquisizione domiciliare una abitazione ubicata in Via Pisani  al cui interno sono stati individuati ed identificati quattro cittadini stranieri. I sospetti dei militari si sono rivelati ben presto fondati infatti nel corso della perquisizione i Carabinieri della stazione di Modica hanno rinvenuto diversi telefoni cellulari, il tablet rubato al giovane modicano. Il controllo portato avanti, nonostante il ritrovamento del tablet, ha dato frutti inattesi: oltre alla refurtiva i Carabinieri hanno scovato un panetto di circa ottanta grammi di hashish e 6 grammi di marijuna, nonchè due bilancini di precisione ed un coltello con lama intrisa di stupefacente utilizzati verosimilmente per il confezionamento delle dosi di droga da vendere al dettaglio. Oltre a ciò all’interno dell’abitazione è stata ritrovata una vera e propria katana con lama di oltre quaranta centimetri.

A finire in manette sono Mejri Saddam 21 anni tunisino, Selmanaj Hyqmet 22 anni albanese, Massaoudi Firas 26 anni algerino, Nertil Kolaj 20 anni albanese. Per loro l’accusa è di concorso in ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione di armi atti ad offendere. Inoltre, nel corso delle operazioni di fotosegnalamente, è emerso che Massaoudi Firas non ha ottemperato all’ordine di espulsione dal territorio italiano emesso nel 2009 dalla Questura di Ragusa.

Per i quattro si sono aperte le porte della casa circondariale di Modica dove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa  della convalida del loro arresto. Nelle prossime ore verranno effettuati accertamenti sui telefoni cellulari, ritenuti essere provento di furto, per risalire ai legittimi proprietari.

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