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In aumento reati, anche sessuali, contro i minori: allarme a Ragusa
07 Ott 2025 11:59
Dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale e che sono stati ufficializzati dalla Fondazione Terre des Hommes in occasione della presentazione del Dossier Indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2025 e in vista della Giornata internazionale delle bambine dell’11 ottobre. Per l’esattezza i casi sono 7.204 (con più 252 rispetto al 2023 ed il +4 per cento). Il maggior numero delle vittime si conta fra le bambine e le ragazze con un dato che si attesta al 63 per cento.
In testa alla classifica i reati connessi al digitale che sono aumentati di parecchio.
La pornografia minorile, su base annua, segna un +63 per cento e la detenzione di materiale pedopornografico un +36 per cento. La provincia di Ragusa non è estranea ai reati di detenzione di materiale pedopornografico prova ne è l’operazione di alcuni giorni fa resa nota nei giorni scorsi. Con la “Campagna Indifesa” di Terre des Hommes i dati di un fenomeno preoccupante. I reati a sfondo sessuale toccano punte dell’88 per cento con vittime femminili per violenza sessuale, dell’86 per cento per violenza sessuale aggravata e dell’85 per cento per gli atti sessuali con minorenni. Nel 2024, per la prima volta, i casi di violenza sessuale non sono aumentati (il numero assoluto, 912, è identico a quello del 2023) ma la specie di reato rimane. Le violenze sessuali aggravate registrano un leggerissimo aumento sull’anno precedente, del’1 per cento che diventa del 75 per cento se si confronta con il dato di dieci anni prima. Gli atti sessuali con minorenne segnano un aumento del 15 per cento su base annua. Anche nei reati ascrivibili al digitale è netta la prevalenza di vittime femminili: 86 per cento nella detenzione di materiale pedopornografico e 74 per cento nella pornografia minorile. I reati sui minori in Italia rimangono maggiormente quelli che avvengono all’interno del nucleo familiare: i maltrattamenti in famiglia nel 2024 sono stati 2.975 con un aumento del 5 per cento su base annua ed un raddoppio su base decennale. Anche qui c’è una leggera prevalenza di vittime femminili, il 53 per cento. “Il fenomeno dei reati in danno dei minori, in ogni loro forma, è molto complesso. Occorre porre la massima attenzione non solo nella prevenzione e nel contrasto, ma anche ai più piccoli segnali indicatori di violenza “ – afferma il Generale Antonio Basilicata, Direttore Servizio Analisi Criminale della direzione centrale della Polizia Criminale. Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes, fa notare come “i dati sui reati a danno di minorenni di quest’anno sembrano mostrare una maggiore fragilità del tessuto sociale, un allentamento dei vincoli morali fino alla rottura di alcuni taboo sociali e un crescente ritorno di fiamma di quella cultura patriarcale che, lungi dall’essere mai definitivamente sconfitta in questo Paese, sembra piuttosto riappropriarsi pericolosamente di spazi di ‘legittimità sociale’ che sono poi lo stesso luogo di coltura della violenza di genere e nei confronti dei minorenni”.
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