IL SINDACO FILIPPO SPATARO: “COMISO, UNA CITTA’ ALLO SBANDO? SI’, MA QUELLA CHE HO EREDITATO DA LORO”

“Abbiamo sempre evitato – ha dichiarato il sindaco Filippo Spataro – di guardare indietro, puntando il dito contro gli ex amministratori, oggi oppositori in consiglio comunale, per la situazione disastrosa che hanno provocato e che, sin da subito, si è presentata molto peggiore di quanto non avessimo mai potuto immaginare. Abbiamo speso tempo, fatiche ed energie per sanare (salvare) la nostra città, guardando sempre avanti, rimboccandoci le maniche e senza tanto clamore, invece di piangerci addosso. Quella di accusare costantemente e a ragione i miei predecessori, sarebbe stata la via più comoda e facile, esattamente come i nostri predecessori hanno fatto con chi li aveva preceduti, fino alla follia della dichiarazione di dissesto finanziario, con tutto ciò che ne è conseguito e che i nostri cittadini, oggi, stanno pagando a caro prezzo sulla loro pelle. Ma, a quanto pare, gli ex amministratori non hanno capito o, forse, non hanno gradito e mi costringono perciò a un ripasso generale. Il PRG tanto per cominciare. Il Piano Regolatore Generale noi  lo abbiamo trovato nei cassetti. E stava lì, fermo e impolverato, da circa cinque anni. Siamo stati noi che, con umiltà e grande senso di responsabilità, lo abbiamo portato in Consiglio per l’adozione senza stravolgerlo, per evitare che passassero invano altri anni prima di vedere la luce. Si tranquillizzino i consiglieri di opposizione, non si è perso tempo senza motivo: gli uffici (notoriamente sottodimensionati) stanno lavorando alacremente e, data l’importanza e la complessità dell’atto, pedantemente, per calare le osservazioni nella delibera che al massimo tra un paio di settimane sarà mandata a Palermo per l’approvazione. Gli oppositori, tra cui quattro ex assessori, ci accusano di tenere i servizi pubblici chiusi e di non avere abbassato le tasse come promesso in campagna elettorale. Personalmente – ha continuato il primo cittadino – non avrei il coraggio di presentarmi alla città raccontando cose del genere, soprattutto se a determinarle fossi stato io. Ma qualcosa l’opposizione deve pur tirarla fuori, altrimenti potrebbe dare la brutta sensazione di essere troppo silente e inattiva. Comiso ha avuto amministratori che, dal 2008 al 2013, invece di intervenire, hanno fatto come gli struzzi. I servizi pubblici chiusi infatti, sono stati una loro prerogativa. Davanti ad atti vandalici a danno dei w.c della villa comunale, ad esempio, proprio l’ex assessore Cassibba ha preferito chiuderli definitivamente per ben due anni. Pur nelle ristrettezze economiche abbiamo avviato un’opera articolata di risanamento e ricostruzione che è quasi giunta al suo compimento. Presto sia i servizi pubblici prospicienti Piazza delle Erbe che altre strutture al servizio dei cittadini torneranno fruibili con rinnovata funzionalità ed efficienti sistemi di sorveglianza e controllo. Con altrettanta disinvoltura, le opposizioni descrivono una città sporca e piena di buche. Saremmo tentati di riproporre ai comisani, un bel dossier fotografico sui cinque anni in cui hanno amministrato gli attuali oppositori, perché a volte le foto valgono più di mille parole. Intanto, basta solo ricorrere ai numeri delle percentuali di differenziata che vedono Comiso il primo comune in provincia in termini di efficienza ed efficacia del servizio di raccolta differenziata, grazie anche alla collaborazione della maggior parte dei cittadini che, quotidianamente, ci danno una mano a tenere pulita la nostra città. Certo, si potrebbe fare ancora di più e ancora meglio, ma dopo cinque anni di disinteresse e di anarchia totali, bisogna fare una capillare opera di sensibilizzazione presso i cittadini, ormai disabituati. Per quanto invece concerne le “buche”, consigliamo di informarsi un po’ meglio presso gli uffici preposti, dove già da tempo, sono diminuite notevolmente le segnalazioni di fossi pericolosi nel manto stradale. Per quanto concerne le somme impegnate per il global service, sarebbe stato corretto che i signori consiglieri (ex assessori) avessero detto la verità, comprovata da dati accessibili a tutti e impossibili da smentire,  e cioè che, nei cinque anni della loro amministrazione si spendeva, in media,  fino a quattro volte rispetto a quanto non si spende oggi, con risultati a dir poco miserrimi. Anche in questo caso, sarebbe opportuno verificare il calo significativo di richiesta di risarcimento danni da parte dei cittadini. Per  quanto ci riguarda, stiamo ancora cercando di liquidare le migliaia di euro afferenti al periodo che va dal 2008 alla prima metà del 2013. Si capisce ancora meno il consigliere Di Trapani, responsabile di avere mandato in dissesto il comune invece di formulare un piano di rientro, quando ci accusa di non avere abbassato le tasse. Davo per scontato – continua il sindaco – che un ex assessore al bilancio sapesse che durante il periodo del dissesto questo è impossibile. Ma, del resto, cosa aspettarsi da uno che dichiara il dissesto finanziario reputandolo la risoluzione,e non l’inizio, di tutti i problemi? L’ignoranza in materia ci conferma oggi che l’amministrazione di cui ha fatto parte, ha agito con una superficialità incredibile, arrecando danni a trentamila cittadini. Un passaggio lo faccio anche per la consigliera Schembari, anche lei ex assessore. La Schembari parla di randagismo. Tra le mille difficoltà, e con il plauso di tutte le associazioni animalistiche che vedono Comiso come un esempio per le altre città, abbiamo dato aiuto concreto a ben 120 cani e stiamo lavorando per creare un rifugio per i nostri amici a quattro zampe presso alcuni locali dell’ex base NATO. Ribalto la domanda: cosa ha fatto la passata amministrazione per arginare il problema? Numeri e fatti, non le solite parole strumentali. Al nostro insediamento ci siamo sentiti comunicare dalla Prefettura di Ragusa che Comiso registrava una presenza sul proprio territorio di zero, dicasi zero, randagi, frutto di una colpevole rimozione del problema e non certo di una attività di contrasto. Oggi i numeri sono ben diversi. la strategia di contrasto al fenomeno è radicalmente cambiata, giacché tiene nella massima considerazione il benessere dei randagi e  le prospettive di risoluzione sono finalmente concrete alla luce della predisposizione degli strumenti messi in atto nonostante il dissesto finanziario.  Inoltre la Schembari – continua Spataro – dovrebbe evitare di entrare in contraddizione con se stessa quando parla di equipe socio psico pedagogica. Perché da un lato mi chiede che fine ha fatto l’equipe, e quando le rispondo che è già prevista nel bilancio di previsione 2015, mi contesta che in un comune in dissesto non si può ripristinare l’equipe. Insomma, la Schembari la vuole o no questa equipe? O vuole solo fare polemica inutile? Su una cosa l’opposizione però ha ragione – conclude il sindaco Spataro- . E’ con rammarico che dobbiamo ammettere di non aver inserito, come fatto invece per il recupero del patrimonio pubblico, il risanamento finanziario dell’ente, gli investimenti nelle scuole dei nostri bambini, la ripartenza dei lavori pubblici, il ripristino delle infrastrutture, il salvataggio dell’aeroporto, la riorganizzazione della macchina amministrativa ed il ripristino dei servizi essenziali ai cittadini, la lotta ai piccioni “assassini” nel centro cittadino tra le priorità di questa amministrazione. Una singola dimenticanza,   per la quale non intendiamo cercare scusanti. Sollecitati dall’incalzare della prof.ssa Schembari cercheremo di provvedere immediatamente  mettendo in secondo piano, se necessario, altri interventi di minore importanza.”

 

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