È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL SINDACO DI MODICA ALLERGICO AI RILIEVI CRITICI
10 Gen 2015 09:06
Pensiamo che il Sindaco Abbate sia andato ancora una volta oltre misura, peraltro senza che ve ne fosse motivo, reagendo d’istinto e tradendo la sua più intrinseca indole: quella di essere allergico ai rilievi critici, fondati su valutazioni di merito, sul suo modo di amministrare.
E questo perché ci siamo permessi, nel rispetto delle nostre prerogative, di mettere in risalto che il costo del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, come attestato del resto dai revisori dei conti, è nettamente inferiore al ricavo derivante dal pagamento della TARI da parte dei cittadini. Come dire che il Comune incasserà molto di più rispetto al costo effettivo del servizio. Siamo stati richiamati dal Sindaco sol perché gli abbiamo recapitato due proposte: la prima, di rivedere in diminuzione per tutti i contribuenti la 2 seconda rata della TARI che è andata in scadenza lo scorso 20 dicembre; la seconda, di consentire la rateazione di tale tributo per venire incontro alle difficoltà dei contribuenti in questo momento di grande crisi.
In fin dei conti abbiamo semplicemente pensato di fare il nostro mestiere. E a fronte di ciò siamo diventati oggetto, da parte del Sindaco, di attenzione e di valutazioni, all’apparenza di natura politico-sindacale, ma nella sostanza strumentali, per la semplice ragione che le considerazioni e le invettive del Sindaco non hanno alcun collegamento coi fatti relativi all’attività sindacale svolta dalla cgil cittadina nel corso degli anni precedenti, tradendo, peraltro, una insufficienza conoscenza della storia amministrativa e degli avvenimenti succedutisi dal 2008 a giugno 2013.
Ci preme, pertanto, farGli conoscere, qualora non ne avesse piena consapevolezza politica, che questa O.S. è stata l’unica organizzazione sindacale a proporre nel 2012 alla precedente G.M. la necessità di accedere alla procedura del Piano di riequilibrio finanziario, quando altri soggetti, partiti e sindacati, inneggiavano e parteggiavano per il dissesto quale misura per rifondare economicamente il Comune. Siamo stati l’unica organizzazione a chiedere sia al consiglio comunale in adunanza aperta sia alla allora maggioranza di governo di evitare il dissesto che avrebbe comportato, come primo effetto, l’aumento al massimo di tutte le aliquote di tasse e tributi a danno della collettività e danneggiato fortemente tutte le imprese che vantavano crediti nei confronti dell’Ente.
In questo senso sarebbe ufficio nobile se alcuni protagonisti di allora ricordassero il ruolo di responsabilità che la CGIL impersonò in quel periodo nel far convergere attorno al progetto del Piano di riequilibrio (al posto del dissesto) tutte le forze della precedente maggioranza, alcune della quale non totalmente convinte della bontà e della qualità della nostra proposta, e alcune forze di opposizione come Sel che in quella circostanza diede prova di grande responsabilità politica e collettiva.
Ci pare opportuno rinfrescare la memoria all’attuale Sindaco, allora forse troppo impegnato a costruire il proprio consenso e pertanto non attento ai processi che nel frattempo si avviavano, ricordandogli le nostre incessanti e pressanti richieste alla A.C. nell’impostare bilanci dell’ente incentrati al contenimento della spesa e all’implementazione delle attività amministrative volte a combattere la evasione e la elusione fiscale, ancora troppo alta nel nostro territorio.
Come è doveroso fornirgli copia della nostra proposta, fatta al Consiglio comunale di allora, di ridurre a zero i costi della politica, invitando consiglieri e amministratori a rinunciare, in una ottica di risanamento, ai loro gettoni e ai loro onorari, per svolgere l’attività politica come missione.
E non ci pare un buon ufficio omettere dal ricordare le proposte che la Cgil ha fatto all’attuale Amministrazione, la prima fra tutte quella relativa all’adozione del prepensionamento del personale in possesso dei requisiti della legge previgente a quella Fornero, come misura principe per ridurre i costi e mettere l’Ente nelle condizioni di aver qualche chance in più per ottenere l’approvazione del Piano di riequilibrio dagli organi competenti.
Facemmo quella proposta, che ora la G.M. sta attuando, non per spirito di contrapposizione verso qualcuno, ma perché consapevoli che essa costituiva e costituisce uno strumento realmente efficace per abbattere i debiti dell’ente e non come occasione per aumentare le spese.
Siamo consapevoli che si riducono sempre più i trasferimenti regionali e nazionali e non ci scandalizza se si aumentano di un po’, per un breve periodo, le aliquote di tributi se questo aiuta l’Ente a liberarsi dai grossi debiti pregressi, semmai ci preoccupa se la leva impositiva viene aumentata per fare altre spese.
A questo punto riteniamo che il problema sia un altro. Non tanto le proposte che abbiamo fatto, che hanno avuto spesso il crisma e l’obiettività del merito, quanto una condizione tipica di chi avvista e raggiunge il potere. Spesso in chi arriva al potere si determina un accrescimento del cosiddetto “narcisismo secondario”.
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