IL “SALOTTO” DELLA CITTÀ ORMAI È SOLO DELLE AUTOMOBILI. . . IN SOSTA VIETATA!

L’articolo 158 del Codice della Strada indica i casi in cui la fermata e la sosta dei veicoli è vietata. Sicuramente non a caso tale norma è stata inserita dal legislatore nel Titolo V – “Norme di comportamento”. Già, perché proprio di una norma di comportamento si tratta. Innanzitutto perché il modo di comportarsi di ognuno evidenzia il proprio livello di educazione. Il rispetto delle regole, poi, in un paese democratico, dovrebbe essere sinonimo di convivenza civile. A Ragusa, da un po’ di tempo, sembra esser diventato normale adottare certi comportamenti, soprattutto con i veicoli quando si tratta di lasciarli in sosta. “Non ci sono parcheggi in centro” è la solita cantilena in cui si rifugiano tanti, cercando di giustificare le loro condotte, pur consapevoli di essere sfacciatamente in torto. Forti di questa farsa si sentono autorizzati ad infischiarsene dei divieti di sosta. È diventata ormai abitudine per tanti lasciare l’auto ovunque, purché sia davanti ai loro occhi: devono bere il caffè al bar? Si sosta davanti al bar. Devono acquistare il pane?

Si lascia davanti al panificio. Devono comperare le sigarette? Anche in questo caso nessun problema, la si lascia anche in doppia fila, tanto a Ragusa, si sa, ci si vuole bene e la tolleranza che spesso sfocia in eccesso di buonismo abbonda. Povera Amministrazione Comunale, che pensava di cambiare le usanze dei ragusani potenziando i servizi di trasporto pubblico, realizzando un grande parcheggio coperto in pieno centro storico, affiancando a queste grandi iniziative numerose campagne di sensibilizzazione. Tempo perso e probabilmente soldati buttati al vento, perché a Ragusa non si cammina a piedi e men che meno con l’autobus: l’autovettura deve stare davanti a noi, non importa se in divieto di sosta o se intralcia la circolazione; se c’è un autobus bloccato che strombazza o se decine di posti auto sono a poche centinaia e a volte decine di metri da noi. Per condividere queste affermazioni basta fare una passeggiata in via Roma, per intenderci il tratto un tempo considerato il salotto della città (perché dal lato Rotonda la situazione è peggiore, là si parcheggia “regolarmente” addirittura sul marciapiede). Si comprenderà subito quanto radicata sia questa cattiva abitudine, che c’è qualcosa che non va e che non si può tollerare ulteriormente. È la mattina del Santo Natale, verso le 11 numerosi posti macchina sul Ponte Filippo Pennavaria sono liberi nonostante non si debba pagare nulla essendo giorno festivo, eppure la via Roma, in corrispondenza di un noto bar, è invasa da decine di auto lasciate in divieto di sosta. Sarà stata gente che doveva recarsi urgentemente nella vicina farmacia?

No, erano i soliti “furbi”, quelli che contano sempre sul solito permissivismo di chi dovrebbe contrastare sistematicamente queste illecite condotte, altrove intollerabili. Tutti al bar, a sorbire un buon caffè “alla faccia” di quei fessi che invece rispettano il Codice della Strada e parcheggiano anche a centinaia di metri, pagando per la sosta, nel pieno rispetto delle regole. Questi comportamenti biasimevoli, associati al famoso e già accennato buonismo ragusano, oltre che a mettere in cattiva luce all’occhio dei forestieri l’ordine che in passato contraddistingueva il capoluogo ibleo, demoralizza i tanti automobilisti che rispettano le norme del Codice della Strada, che si sentono beffati. E pensare che si parla di metropolitana di superficie a Ragusa. Ma se per il pigro automobilista ragusano è difficilissimo parcheggiare correttamente la propria autovettura a non più di cento metri di distanza, ci sarà chi è disposto a “consumare” energie per recarsi a piedi in via Roma dalla fermata dela “lontanissima” piazza Carmine?  Ben venga la pedonalizzazione di via Roma, perché probabilmente solo così si porrà fine a questa vergogna e si riscoprirà quanto sia bello godersi a piedi il centro storico della nostra città!

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